La Nuova Sardegna

Sassari

disagi fuori dal carcere

La garante: entro settembre fermata Atp davanti a Bancali

di Nadia Cossu
La garante: entro settembre fermata Atp davanti a Bancali

SASSARI. Ore sotto il sole o la pioggia prima di entrare in carcere per incontrare i parenti detenuti e un lungo tratto di strada che separa la fermata dell’autobus dall’ingresso di Bancali. Sono le...

01 settembre 2013
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SASSARI. Ore sotto il sole o la pioggia prima di entrare in carcere per incontrare i parenti detenuti e un lungo tratto di strada che separa la fermata dell’autobus dall’ingresso di Bancali. Sono le due questioni sollevate alcuni giorni fa dai familiari dei reclusi che avevano chiesto maggiore rispetto e attenzione da parte delle autorità competenti: «Non siamo bestie – avevano protestato – eppure veniamo trattati come se lo fossimo». In particolare un gruppo di persone aveva segnalato la scarsa “premura” riservata a chi nei giorni prestabiliti va a Bancali per i colloqui e si ritrova a dover stare in piedi per ore fuori dall’istituto di pena dove al momento non c’è neppure una pensilina sotto cui ripararsi. La risposta del garante dei detenuti di Sassari, Cecilia Sechi, non si è fatta attendere. Anche perché, in realtà, il problema era stato da lei già preso in considerazione. «La questione è molto importante – ha spiegato la Sechi – e infatti ho già incontrato la disponibilità dell’Azienda trasporti pubblici per rivedere orari e fermate». All’origine del disagio segnalato dai familiari dei reclusi ci sarebbe un disguido “tecnico”: «Le dimensioni del marciapiede realizzato davanti al carcere – spiega Cecilia Sechi – non permettevano all’autobus di girare. Gli spazi erano troppo ridotti e così ho chiesto all’impresa che stava effettuando i lavori di tagliare il marciapiede. Nel frattempo, chiaramente, la fermata è stata programmata più lontano. Per fortuna ho trovato la massima disponibilità dell’impresa e in questi giorni stanno concludendo l’intervento». In questo modo verrà accelerato l’iter che consentirà al mezzo pubblico di fare capolinea proprio davanti a Bancali. I familiari dei detenuti non saranno quindi più costretti a fare lunghe camminate per arrivare a destinazione. «Già in origine la fermata era prevista all’ingresso del carcere – aggiunge Sechi – Poi i sopralluoghi dell’Atp avevano effettivamente constatato l’impossibilità di fare una manovra in sicurezza. Ora, grazie alla solerzia dell’impresa, questo ostacolo verrà superato e potremo così anche rivedere tutti gli orari delle corse Atp. In modo da armonizzarli con le esigenze dei parenti dei detenuti (legate agli orari prestabiliti per le visite ndc) ma anche con quelle dei dipendenti».

L’Atp sarebbe d’accordo e non è dunque escluso che entro settembre, finalmente, l’odissea verso Bancali diventi per i familiari dei reclusi un lontano ricordo.

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