La Nuova Sardegna

Sassari

«Ora il rilancio dell’agricoltura»

«Ora il rilancio dell’agricoltura»

La Cia saluta positivamente il taglio dell’Imu ma chiede altri interventi al governo

01 settembre 2013
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OZIERI. «L’eliminazione dell’Imu sui terreni e fabbricati rurali è una scelta responsabile che riconosce il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura». Con queste parole la Cia territoriale saluta positivamente la notizia della decisione governativa di abolire l’Imu agricola, poiché grazie a questo risparmio, circa 700 milioni di euro a livello nazionale, «le imprese agricole possono utilizzare tali risorse per investire, prima di tutto sul lavoro».

«Per la Cia di Sassari - afferma il direttore provinciale Fabio Chessa - la soddisfazione è doppia e, dopo un anno circa di incontri e proposte tenuti anche con le amministrazioni e le Unioni dei Comuni di Monte Acuto, Meilogu, Anglona, Gallura e Sassarese, i risultati sono ora alla portata di tutti. L’Imu era per il nostro settore un’imposta assolutamente iniqua e ingiusta, perché andava a colpire gli “strumenti di lavoro” delle imprese già soffocate dall’impennata dei costi di produzione. Grazie al risparmio complessivo ora le imprese agricole possono tirare un sospiro di sollievo e guardare con maggiore fiducia al futuro. Questo importante risultato però - prosegue Chessa - non deve fare abbassare la guardia e la Cia chiede che ora il Governo Nazionale e Regionale lavorino sui temi più cari al comparto per rilanciarne la competitività: la Riforma della Pac, il nuovo Piano di Sviluppo Rurale e le misure sulla fiscalità in favore delle imprese e dei giovani agricoltori sono i temi su cui la nostra confederazione ha da tempo presentato le proposte, che attendono ora riscontri dal livello governativo. Saremo pertanto impegnati fin dalle prossime settimane per far sì che l’agricoltura e il sistema agroalimentare tornino al centro del dibattito regionale e locale, per salvaguardare l’unico settore che anche in Sardegna rappresenta il caposaldo dell’economia regionale». (b.m.)

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