La Nuova Sardegna

Sassari

Cagliari, vogliono uccidersi col gas: una muore in auto e l’altra si salva

Cagliari, vogliono uccidersi col gas: una muore in auto e l’altra si salva

La vittima è Sara Onnis, 36 anni di Cagliari. La sopravvissuta l’amica Michela Delle Cave, 27 anni, residente a Quartu Avevano deciso di uccidersi con 2 bombole di gas su una Ford Fiesta trovata poi parcheggiata sotto un cavalcavia

06 settembre 2013
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Due artiste in Sardegna. Ieri cancellato loro spettacolo (di Manuel Scordo) (ANSA) - CAGLIARI, 6 SET - «Donne a pezzi. Frammenti di un corpo come frammenti dell'anima»: era questo il titolo dell'installazione artistica che Sara Onnis, 36 anni di Cagliari e Michela Delle Cave, 27, di origini napoletane ma residente a Quartu da quattro anni insieme al marito, avrebbero dovuto creare sulla terrazza del Bastione Saint Remy a Cagliari. Avrebbero dovuto poggiare sul pavimento un manichino di donna fatto a pezzi con una singola parte del corpo segnata da un fiocco rosso sangue, per denunciare e portare sotto gli occhi di tutti la violenza sulle donne e il femminicidio. Lo stesso manichino che questa mattina gli agenti del Corpo forestale e del Commissariato di Polizia di Quartu Sant'Elena hanno trovato nel portabagagli della Ford Fiesta parcheggiata sotto un cavalcavia tra la Provinciale 17 e la nuova Statale 125, a una ventina di chilometri da Cagliari, a bordo della quale si trovavano le due donne che avevano deciso di togliersi la vita respirando il gas di due bombole. Un gesto annunciato con due lettere, lasciate a casa per amici e familiari, che solo Sara Onnis ha portato a termine, mentre Michela Delle Cave è stata salvata dall'intervento di un agente del Corpo forestale. L'auto è stata scoperta poco prima di mezzogiorno. Una pattuglia della Forestale ha notato il veicolo con due persone a bordo. L'agente, avvicinandosi, ha visto le giovani prive di sensi: sul corpo di Sara era ben visibile il tubo collegato a una bombola di gas. Con una pietra ha sfondato il vetro, nel tentativo di salvare loro la vita. Per Sara non c'è stato nulla da fare. Michela Delle Cave è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari, dove si trova attualmente ricoverata. Le sue condizioni, inizialmente gravi, sono migliorate, i medici la tengono costantemente sotto osservazione, ma è fuori pericolo. A bordo del veicolo gli agenti del Commissariato di Quartu hanno trovato le due bombole di gpl usate per il suicidio, il manichino fatto a pezzi e la locandina della performance artistica che le due avrebbero dovuto installare giovedì, ma che a causa del maltempo era stata annullata. I poliziotti hanno lavorato tutta la giornata per fare piena luce sull'episodio, per chiarire le ragioni del gesto. Trovate le lettere ogni dubbio è stato fugato. Nei messaggi che Sara e Michela, legate da amicizia e da un forte legame artistico, hanno lasciato ai familiari ci sarebbero chiari riferimenti a un disagio esistenziale insopportabile, un malessere che le avrebbe spinte a togliersi la vita.

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