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Sassari

Pattada, comunisti in campo per difendere l’anglo-arabo

Pattada, comunisti in campo per difendere l’anglo-arabo

PATTADA. «Giustissimo valorizzare il cavallo sardo, ma partiamo dall’anglo-arabo». Questa la posizione del consigliere provinciale dei Comunisti italiani Angelo Sini in merito alle recenti...

11 settembre 2013
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PATTADA. «Giustissimo valorizzare il cavallo sardo, ma partiamo dall’anglo-arabo». Questa la posizione del consigliere provinciale dei Comunisti italiani Angelo Sini in merito alle recenti iniziative del presidente della Regione Ugo Cappellacci mirate alla valorizzazione del comparto ippico isolano tramite accordi con investitori del mondo arabo. Unica “pecca”, secondo Sini, è la scelta degli eventi di corsa al galoppo da valorizzare (e quindi finanziare) fatta dall’assessorato regionale al Turismo: i palii di Fonni, Gavoi, Paulilatino e Orgosolo, solo quest’ultimo riservata all’anglo arabo mentre i primi tre sono per purosangue inglesi. Perché questa scelta?, si chiede Angelo Sini. «I montepremi allettanti e il prestigio che circonda tali manifestazioni - dice il consigliere provinciale - fanno sì che gli appassionati dell’isola spendano cifre notevoli per acquistare cavalli da corsa nei vari ippodromi italiani per poter avere una chance di vittoria. Sarebbe sufficiente subordinare eventuali contributi pubblici all’utilizzo in corsa di anglo arabi sardi per poter dare un po’ di respiro al settore. Lo spettacolo non verrebbe pregiudicato: anzi sarebbe garantito un maggiore coinvolgimento di proprietari e allevatori sardi. E le ingenti cifre oggi spese andrebbero ad alimentare il circuito dell’allevamento sardo ormai allo stremo».

«Ho accolto con molto piacere - dice ancora il consigliere provinciale pattadese - l’interesse che Ugo Cappellacci sta riponendo sul mondo dell’ippica nella nostra isola. Il governatore sta ultimamente compiendo, sotto la spinta dell’amore e del rispetto che gli investitori arabi da sempre hanno verso il cavallo, notevoli sforzi per il rilancio del cavallo anglo arabo sardo, da sempre vanto e lustro del nostro allevamento equestre. La situazione attuale è drammatica - prosegue Angelo Sini - con allevatori allo stremo, che preferiscono lasciare le fattrici al pascolo piuttosto che allevare puledri che molto probabilmente rimerrebbero invenduti. Il settore del cavallo da corsa è pressoché fermo vista l’esiguità delle corse e dei montepremi a disposizione, anche se in questo campo vi è da rimarcare la disponibilità della Regione che, con uno stanziamento di 400mila euro, ha in parte sopperito alle mancanze dell’ex Unire. In quest’ottica, per favorire il rilancio del cavallo da corsa anglo-arabo sardo - conclude il consigliere provinciale -, vorrei suggerire un maggior dialogo e sincronia tra i vari settori della Regione». (b.m.)

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