La Nuova Sardegna

Sassari

Oltre mille firme per riavere il pediatra

Oltre mille firme per riavere il pediatra

I genitori di Ittiri si mobilitano perché i loro figli possano usufruire del servizio soppresso dalla Asl

13 settembre 2013
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ITTIRI. Una lettera garbata ma piena di rammarico quella che una mamma di Ittiri ha spedito, nei giorni scorsi, a nome dei 1006 genitori, firmatari di una petizione, al direttore generale della Asl Giannico per ricordargli che loro, con figli tra zero e 12 anni, stanno continuando la lotta per riottenere il secondo pediatra a Ittiri che, a causa del decesso del medico Baingio Pinna, l'azienda sanitaria di Sassari ha deciso di sopprimere. La missiva non lascia spazio all'accettazione del deliberato aziendale e invita a dare risposte più adeguate «che vadano oltre la rispondenza dei parametri previsti dalla vigente normativa e valutino la reale spendibilità ed efficacia dei servizi che, con questi numeri si pensa di garantire. Si sollecitano inoltre risposte concrete rispetto all'affermazione sull'esistenza di una assistenza pediatrica garantita nel presidio sanitario “Alivesi”. I cittadini infatti – continua la missiva – si domandano dove esso sia, ma si augurano sia ancora nelle vostre intenzioni attivarlo, ovviamente secondo una disponibilità rispondente alle esigenze del territorio. Chiediamo – conclude la nota – che una nostra rappresentanza venga ricevuta in direzione per discutere personalmente della situazione». In una informativa vengono evidenziati, nel dettaglio, i veri disagi e rischi che una simile situazione implica posto che, ad occuparsi dei bambini, è rimasta una sola pediatra che opera anche in altri Comuni. «La vostra decisione – sottolineano i genitori – si ripercuote sul contesto sociale dal momento che i bambini oltre i sei anni dovranno rivolgersi ai medici di base rimanendo, di fatto, esposti a malattie diverse da quelle pediatriche e allungando le file presso gli studi medici. Se, come da voi sostenuto, i medici di base sono così tanti perché non sostituirne uno con un pediatra? Si tenga conto inoltre – concludono i genitori – che non tutti i medici di base sono disposti ad accettare bambini per le particolari esigenze che questi richiedono». Il sindaco Tonino Orani che nei giorni scorsi ha preso posizione a sostegno della lotta dei genitori, dichiara, in una nota, di essere in continuo contatto con la dirigenza della Asl 1 la quale sostiene che la propria azione è conforme alla legge. Orani, quindi, non ritiene chiusa la vicenda memore, forse, del grande movimento polare che, in situazione analoga, fece pressione per l'istituzione della necessaria seconda condotta pediatrica. Intanto monta il fronte della protesta così come sono in considerevole aumento le firme a sostegno di uuna sanità a misura di “bambino”.

Vincenzo Masia

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