La Nuova Sardegna

Sassari

Salute mentale: firma per il Pinceto

Salute mentale: firma per il Pinceto

La struttura ceduta dal Comune alla Asl, ora occorre l’accreditamento regionale

20 settembre 2013
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OZIERI. Una positiva notizia sul fronte Sanità è la firma, nei giorni scorsi, del contratto per la cessione all’Asl 1 da parte del Comune di Ozieri della struttura del Pinceto in via Gramsci, dove avrà sede, tra le altre cose, il Centro di Salute mentale del distretto sanitario. Il documento prevede la cessione per l’utilizzo in comodato gratuito di una porzione dell’immobile: oltre 500 metri quadrati di locali, dove - attraverso l’adeguata collocazione dei servizi sanitari oggetto del contratto - si potrà avere una giusta integrazione delle attività ambulatoriali con quelle di prevenzione e di riabilitazione. Per poter procedere al trasferimento delle attività manca solo un ultimo atto: l’accreditamento della struttura da parte dell’organo regionale competente.

L’intesa siglata nei giorni scorsi, fortemente voluta dal direttore generale Marcello Giannico di concerto con l’amministrazione comunale di Ozieri, prevede che l’immobile venga adibito a Centro di salute mentale, Centro diurno integrato e Serd. Ma non è tutto. «Secondo le intenzioni dell’Azienda Sanitaria Locale di Sassari - spiegano dall’Asl in una nota diramata ieri - non appena sarà possibile la nuova sede del Pinceto ospiterà anche un punto ambulatoriale di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.

L’obiettivo del Dipartimento di Salute mentale della Asl di Sassari, guidato dal dottor Vito La Spina, è quello di attivare una serie di azioni innovative volte all’integrazione sociale dei soggetti a maggior rischio di esclusione, in collaborazione con l’ente locale». La notizia è stata salutata positivamente da tutti, in primo luogo dall’amministrazione comunale. «Siamo sicuramente soddisfatti del buon esito di questa annosa vicenda (la ristrutturazione era stata completata nell’ottobre 2011, ndr)- ha detto l’assessore comunale alla Sanità Gigi Sarobba - che pone fine a un iter che ci ha visti impegnati a tutto campo di concerto con la direzione generale dell’Asl. Ora attendiamo fiduciosi il via libera della Regione, che deve concedere l’accreditamento della struttura, ma dovrebbe trattarsi di una procedura non troppo lunga».

È quello che tutti si augurano: gli utenti e i loro familiari in particolare, che da troppo tempo segnalano i disagi sopportati nell’usufruire del servizio (soprattutto del Centro di Salute mentale) negli angusti locali dell’ex Burrificio Logudoro in via Vittorio Veneto, dove attualmente hanno sede Csm e Serd nonché altri uffici. La struttura del Pinceto è stata ristrutturata dal Comune (anche con fondi regionali) proprio per questo scopo: dare all’utenza locali adeguati al trattamento di patologie così delicate e “private”. (b.m.)

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