La Nuova Sardegna

Sassari

Buche e cadute, chi truffa rischia

Sardara, presidente della Dinamo e assicuratore: «Controlli severi, ci sono state già tre denunce»

21 settembre 2013
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SASSARI. Buche ridotte del quaranta per cento in città e diminuzione ancora più consistente – settanta per cento – dei danni causati da cadute sui marciapiedi.

Stefano Sardara stavolta non parla di questioni sportive legate alla Dinamo Basket – di cui è presidente – ma come titolare dell’agenzia di assicurazioni Reale Mutua Sassari Nord (che ha un contratto con il Comune di Sassari). Interviene nel dibattito che si è aperto due giorni fa in merito alle richieste di risarcimento avanzate nei confronti dell’amministrazione comunale dai cittadini per danni causati da buche o strade dissestate. Sardara ha in mano statistiche e numeri e un dato in particolare salta agli occhi: negli ultimi tre anni ci sono state altrettante denunce per tentata truffa ai danni del Comune di Sassari. Questo per dire che l’attenzione verso questo tipo di problema è particolarmente alta. Prova ne sia il fatto che «nel 2010 l’amministrazione – aggiunge il presidente della Dinamo – ha creato un ufficio che ha il compito di ricevere le denunce e avviare un iter di accertamento». Si tratta in sostanza di un pool di tecnici, geometri, ingegneri che, nel momento in cui hanno in mano la denuncia del cittadino, fanno scattare tutta una serie di controlli per approfondire la dinamica dell’incidente e verificare se le cose siano realmente andate come la persona ha raccontato. Un iter meticoloso che precede il contatto vero e proprio con l’assicurazione. L’agenzia viene chiamata in causa soltanto qualora gli accertamenti abbiano appurato una effettiva responsabilità del Comune.

Come dire, insomma, che gli speculatori non hanno vita così facile e prima che venga “mobilitata” un’agenzia assicurativa c’è tutto un percorso da intraprendere. Ed è proprio in questa fase che i furbetti rischiano, come nel caso dei tre denunciati per tentata truffa.

«Certamente le strade sono da migliorare – aggiunge ancora Stefano Sardara – ma è anche vero che la viabilità non è più così deficitaria e la riduzione delle buche (e degli incidenti) ne è la dimostrazione concreta». (nadia cossu)

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