La Nuova Sardegna

Sassari

Le donne di strada e il segno della croce

SASSARI. Il segno della croce anche di notte, quando la città si addormenta e loro scendono a piedi per andare a lavorare sul marciapiede in viale Porto Torres. Sono donne di colore che vendono il...

22 settembre 2013
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SASSARI. Il segno della croce anche di notte, quando la città si addormenta e loro scendono a piedi per andare a lavorare sul marciapiede in viale Porto Torres.

Sono donne di colore che vendono il proprio corpo per poche decine di euro e che, in quella zona, sono di casa. Tanto che si fermano - all’arrivo e al ritorno - per rinnovare un saluto che, forse, è anche una richiesta di protezione, una speranza che accompagna giornate sempre uguali, segnate da tristezza e degrado.

«Chi l’ha fatto?», chiedono. «Perchè l’ha fatto, che fastidio dava loro la Madonna?», la seconda domanda che esplora interlocutori senza risposte.

Oggi sarà, anche per loro, la prima notte senza quel simbolo in viale Porto Torres. «Perchè mi faccio il segno della croce lì davanti? Perchè ci credo – racconta una delle nigeriane che da più tempo stazionano in viale Porto Torres –, è strano vero? Come si fa a distruggere una cosa che non dava fastidio a nessuno? Anche questa è violenza».

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