Rapine al Banco di Sardenga chiesti trent’anni di carcere
SASSARI. Condanne comprese tra gli otto e i quattro anni e otto mesi di reclusione per un totale di circa trent'anni di carcere. Sono le richieste sollecitate dal pubblico ministero Giovanni...
SASSARI. Condanne comprese tra gli otto e i quattro anni e otto mesi di reclusione per un totale di circa trent'anni di carcere. Sono le richieste sollecitate dal pubblico ministero Giovanni Porcheddu, al giudice delle udienze preliminari Antonello Spanu, nei confronti dei presunti componenti della banda che avrebbe messo a segno due rapine compiute il 16 novembre e il 7 dicembre 2010 al Banco di Sardegna di via Grazia Deledda e all’agenzia di Li Punti. Sul banco degli imputati, difesi dagli avvocati Claudio Mastandrea, Antonio Secci e Stefano Porcu, ci sono Patrizia Pulvirenti, 34 anni, sassarese (ma di origini siciliane) e il suo compagno Domenico Patruno, 36, di Acireale, Antonino Maugeri, 29 anni, Roberto Pulicetta, di 25, e Giuseppe Fichera , 23. Per tutti l’accusa è di rapina aggravata in concorso. Il bottino complessivo era stato di circa 50mila euro. Ieri mattina il Banco di Sardegna si è costitutito parte civile attraverso l'avvocato Piero Arru. L'istituto bancario ha chiesto una provvisionale immediatamente esecutiva pari al valore del bottino, più cinqantamila euro per i danni morali. Domani la parola passa alla difesa. (l.f.)