La Nuova Sardegna

Sassari

caso tanit

Il dirigente defenestrato: «Pressioni dalla Depau»

SASSARI. «Subivo pressioni quotidiane dall'assessore Luisanna Depau per firmare una lettera con cui avrei dovuto sospendere l'autorizzazione commerciale e indire una conferenza di servizi per la...

09 ottobre 2013
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SASSARI. «Subivo pressioni quotidiane dall'assessore Luisanna Depau per firmare una lettera con cui avrei dovuto sospendere l'autorizzazione commerciale e indire una conferenza di servizi per la pratica edilizia di Tanit».

Ha confermato le accuse davanti al Gup Carla Altieri e al pubblico ministero Giovanni Porcheddu, Francesco Sanna, il dirigente del servizio commercio dell'assessorato regionale, che con le sue reiterate resistenze negava che la variante al Tanit creasse un nuovo centro commerciale in città. Il grande accusatore di Luisanna Depau, assistito dall'avvocato Maria Claudia Pinna, è parte civile nel processo, che si celebra con il rito abbreviato, in cui l'ex assessore regionale della giunta Soru e il nuovo direttore del Servizio commercio Margherita Demuro, che prese il posto di Sanna, sono accusate di concorso in abuso d’ufficio. Francesco Sanna venne defenestrato dalla Depau - secondo le accuse - perché si era messo di traverso. Ieri mattina Sanna ha spiegato che si rifiutava di firmare quell’atto per la convinzione che non fosse competenza del suo ufficio. La storia è quella dell'imprenditore Nicolino Brozzu, patron della Sarda Vibrocementi che costruì Tanit. Nel 2006 Brozzu chiese una variante al provvedimento unico ottenuto nel 2005 per trasformare il mega capannone in un centro commerciale. Dopo qualche mese, e una conferenza di servizi alla quale partecipa la Regione, il Comune gli dice di no. Potrebbe essere stato un abuso d'ufficio, secondo la Procura. E un abuso in grande stile, visto che per commetterlo sarebbe stata tirata per la giacchetta anche l'assessore regionale Depau che non avrebbe esitato a defenestrare un funzionario che si rifiutava di firmare un atto. Rimosso Francesco Sanna, la nuova dirigente (Margherita Demuro) dà il via alla conferenza di servizi che a parere della Procura «sovverte le motivazioni assunte sul punto dal suo predecessore». Ieri è stato interrogato anche Adamo Pili, direttore generale dell'assessorato al commercio. Pili ha difeso l’operato dell’assessore Depau, ma ha detto che lui in quel periodo si occupava d’altro: le competenze dell’assessorato erano così tante che non seguì personalmente la vicenda. Tutto nasce dal contrasto sulla natura di nuovo “centro commerciale” che Tanit sembrava assumere, nel 2006, quando aveva chiesto una variante a un progetto già autorizzato. Poi, dopo una lunga battaglia contro Brozzu, nel 2008 il Comune scoprì difformità nelle volumetrie dei capannoni in costruzione a Caniga che abbonò con una concessione in sanatoria. Prossima udienza il 25 ottobre. (l.f.)

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