La Nuova Sardegna

Sassari

Il sistema Lago Coghinas per promuovere il turismo

di Barbara Mastino
Il sistema Lago Coghinas per promuovere il turismo

Il governatore Cappellacci ha sottoscritto l’intesa con Tula, Berchidda e Ozieri L’accordo rafforzerà il patrimonio identitario ambientale e territoriale

11 ottobre 2013
3 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. È stata ufficializzata ieri a Ozieri con la firma del protocollo d’intesa sul “Sistema Lago Coghinas” la nascita della sinergia progettuale tra la Regione e i Comuni di Tula, Berchidda e Ozieri per lo sviluppo turistico dei territori che insistono sulle rive del lago. La firma sancisce l’avvio del tavolo operativo per la definizione globale del progetto, che ha come prima finalità quella di creare politiche di sviluppo locale basate sulla valorizzazione del patrimonio lagunare come volano per la crescita e l’occupazione in tutto il Logudoro.

Il protocollo si propone infatti di riposizionare e rafforzare il patrimonio identitario ambientale e territoriale, il turismo e l’agricoltura, in coerenza con gli obiettivi indicati dal Programma di sviluppo della Regione e con linee guida tracciate a livello nazionale ed europeo nell’ambito della Programmazione a Finalità Strutturale e di Crescita “Europa 2020”. «Lo spirito che anima il Protocollo - ha dichiarato il presidente Ugo Cappellacci - è quello di attrarre attenzione, risorse ed investimenti nel territorio, per creare uno sviluppo che si traduca in impresa, lavoro, benefici ma anche, e di conseguenza, nel miglioramento complessivo della qualità della vita».

L’accordo quadro prevede l’attuazione di politiche strategiche di promozione e valorizzazione del sistema delle eccellenze locali e dell’identità del territorio; di sviluppo della diffusione del consumo ecosostenibile attraverso l’acquisto di beni e di servizi ecologici da parte delle imprese e della pubblica amministrazione; la realizzazione di una rete che accorpi e metta in sinergia gli esercizi ricettivi e gli operatori del turismo, da accompagnare con progetti di sviluppo e di sostegno delle strutture stesse; la creazione di nuovi servizi di fruizione e di valorizzazione turistica del patrimonio culturale, boschivo e, in generale, ambientale del territorio; la nascita di servizi locali di informazione e di accoglienza turistica collegati alle nuove iniziative e ai servizi ricettivi; la promozione e l’incentivazione del recupero di edifici ubicati nei centri storici, simboli di un patrimonio secolare che va salvaguardato; la tutela e la conseguente promozione dell’agricoltura nelle aziende rurali, settore primario e trainante del territorio, con particolare attenzione alle prospettive che guardano alla multifunzionalità e la differenziazione dell’attività agricola; la valorizzazione del settore sportivo e nautico esistente; la promozione della trasformazione delle aree industriali e artigianali in aree produttive ecologicamente attrezzate, per rispondere alle nuove logiche di sostenibilità ambientale, di utilizzo delle fonti alternative di energia e di gestione razionale della produzione di rifiuti. Il tutto tramite politiche da creare in sinergia, in rete, come emerge sin dalle prime righe del protocollo, dove si leggono parole chiave come «azioni comuni», «interventi congiunti», «marketing territoriale», «lavoro di rete», senza dimenticare «i partner, che avranno funzioni tecniche per settori di competenza». Tra questi l’Autorità bacino idrografico, il Sistema turistico locale Sardegna Nord Ovest, i Gal Alta Gallura-Gallura e Logudoro-Goceano, Arpa, Ente foreste, Corpo forestale, Ato, Enas, Abbanoa e anche il Coni.

In Primo Piano
L’inchiesta

Appalti per lo smaltimento di rifiuti, indagati tre pubblici ufficiali: perquisizioni anche a Sassari

Le nostre iniziative