La Nuova Sardegna

Sassari

Medaglia alla vedova 68 anni dopo l’eccidio

Medaglia alla vedova 68 anni dopo l’eccidio

Onorata a Torralba la memoria di Salvatore Soro, l’agente penitenziario trucidato nel 1945 ad Alghero

14 ottobre 2013
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TORRALBA. Ha aspettato quasi 68 anni, ma alla fine la medaglia è arrivata, e poco importa se c’è voluta una vita intera per riceverla. Le è stata consegnata davanti a tanti uomini e donne con la divisa della polizia penitenziaria. Giovani che del marito potrebbero essere pronipoti. Lei si è fatta coraggio e ne ha approfittato per raccontare il “suo” Salvatore a tutti loro e al paese arrivato ad ascoltarla.

I ricordi d’amore di Antonietta, coltivati con rimpianto per 24.781 giorni, nei giorni scorsi hanno commosso gli abitanti di Torralba, il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Gianfranco De Gesu, il sindaco del paese Giovanni Uras, l’assessore regionale Nicolò Rassu.

Antonietta Cossu ha 94 anni e non si offenderà se riveliamo l’età di una signora, perché il tempo in questa storia ha un peso. Antonietta aveva solo 26 anni quando, il 18 novembre del 1945, i carabinieri le annunciarono che il marito Salvatore Soro era stato ucciso ad Alghero da alcuni detenuti durante un tentativo di evasione. Salvatore Soro aveva 36 anni e fu trucidato insieme ad alcuni colleghi, agenti penitenziari come lui. I nomi di quella strage, consumata nella rassegnazione di un paese devastato dalla guerra, sono stati dimenticati fino a quando non li ha fatti riemergere dal passato l’amministrazione penitenziaria.

A coltivare con perseveranza il ricordo di Salvatore Soro era sempre rimasta la sua sposa, Antonietta. Venerdì è stata lei, fiera ed emozionata, a ricevere dal provveditore regionale De Gesu la medaglia d’argento al merito civile alla memoria del marito. Cerimonia in grande stile, nella sala consiliare del paese tirata a lucido. C’era il sindaco di Bonnanaro, dove Salvatore Soro nacque nel 1909. C’erano anche il direttore della casa circondariale di Alghero e quella della casa circondariale di Massama, oggi intitolata alla “guardia scelta” Salvatore Soro, e numerosi agenti penitenziari in alta uniforme. «Significativa presenza alla cerimonia – si legge in una nota dell’amministrazione penitenziaria –, dell'associazione Anppe con il loro labaro della sezione di Cagliari, del figlio di Giovanni Bacchiddu, anch'egli vittima del triste fatto».

Gli abitanti di Torralba sono arrivati in massa. Il suo paese è molto affezionato ad Antonietta Cossu e la commozione ha coinvolto tutti quando lei ha preso la parola per ricordare Salvatore Soro e per ringraziare l'amministrazione penitenziaria per la cerimonia postuma. Nel giorno del ricordo, signora Antonietta ha ancheaccarezzato con parole toccanti le altre vittime di quello che è passato alla storia come “l’eccidio di Alghero”.

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