La Nuova Sardegna

SASSARI. «Questa sentenza punisce il tentativo delle pubbliche amministrazioni di eliminare qualsiasi possibilità di controllo sui propri giudizi». L’avvocato Francesco Demartis non canta vittoria, non è nel suo stile, ma il suo laconico commento la dice lunga sulla soddisfazione per una sentenza che dà pienamente ragione alla sua assistita Marina Grazia Scarcella. Ai giudici sono bastate due pagine di motivazioni per annullare 17 atti della Asl: a partire dalla determinazione dirigenziale che varava la graduatoria dei dirigenti psicologi da assumere a tempo determinato nella Asl 1, fino al regolamento dei criteri applicati in questa circostanza. Marina Grazia Scarcella si era collocata al 29 posto nella graduatoria costituita da Elia Aiello, Carmen Aroni, Carlo Balzano, Elena Biondi, Francesca Cadeddu, Annalisa Calabretta, Silvana Tilde Canu, Manolo Cattari, Federica Chessa, Daniela Roberta Chirra, Maria Grazia Cilio, Sara Collu, Giorgia Coni, Bruna Corbo, Giovanna Cottu, Carmelo Daidone, Marco D'Anna, Giovanni Delogu, Licia Deplano, Michela Erriu, Lucia Firinu, Dafne Guandalini, Patrizia Verdina Ibba, Delia Locci, Sabrina Lorrai, Anna Maria Maccioni, Francesca Mallao, Sara Marredda, Nadia Melis, Maria Giovanna Monte, Maria Monti, Barbara Murgia, Annarosa Negri, Eliana Nucci, Alessandra Onida, Assunta Filomena Orritos, Stefania Palmieri, Daniela Pettinau, Rossella Pinna, Valentina Pinna, Pasqualina Pippia, Angela Maria Pira, Alessia Piras, Ignazia Paola Porcu, Kathya Pusceddu, Noemi Riu, Jadranka Lara Saba, Margherita Sanna, Lavinia Sarritzu, Giovanna Raimonda Sau, Giovanni Vittorio Senes, Maria Barbara Spanu, Silvia Tomasi, Veronica Usai. I 28 psicologi erano stati chiamati in causa dalla collega, ma non si sono costituiti in giudizio.