La Nuova Sardegna

OZIERI. Scorre inesorabile il tempo per gli artieri Agris che da sei anni attendono l’assunzione in via definitiva: tra meno di una settimana scadrà il termine dei 90 giorni previsti per la loro stabilizzazione dalla legge regionale 539, presentata il 24 luglio da un gruppo trasversale di consiglieri regionali.

All’articolo 5, la legge (che contiene interventi su varie materie) prevede l’autorizzazione all’agenzia Agris a utilizzare 700mila euro annui (stanziati lo scorso anno con la legge regionale 25 del 17 dicembre) «al fine di assicurare la copertura dei profili professionali della dotazione organica» avuto riguardo agli «aventi titolo», ovvero i 13 ex dipendenti “precari”. Cosa ostacola il via libera definitivo? È questa la domanda che si fanno i tredici ex dipendenti, che dopo le numerose rassicurazioni ora non vedono la luce in fondo al tunnel. Manca il «sì» dell’agenzia Agris, dalla quale dipende il dipartimento Incremento Ippico e alla quale fanno capo i centri di Su Padru a Ozieri, Burgos e Tanca Regia. L’agenzia ha sempre dichiarato di avere esubero di personale, eppure proprio in questi mesi ha assunto degli stagionali in questi due punti nevralgici del comparto: tredici in tutto, di cui cinque a Su Padru e otto a Tanca Regia. Sempre precari, alcuni anche tra quelli che attendono la stabilizzazione, con contratti a tempo determinato solamente sino alla fine dell’anno. «Significa che gli esuberi non ci sono - dicono ora a una sola voce i precari - e che proprio tredici sono le persone delle quali Agris ha bisogno per mandare avanti il lavoro. Qualche giorno fa abbiamo incassato il sì dello stesso presidente della Regione Ugo Cappellacci, incontrato all’ippodromo di Chilivani nella giornata in cui si correva Derby Sardo. In quella occasione il governatore ha chiesto al direttore di Agris di avere al più presto una relazione scritta sulla nostra situazione per l’accettazione della nostra assunzione a tempo indeterminato. Però non è successo nulla». (b.m.)