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Sacchetti, pc e vecchi frigo Le strade come discariche

Sacchetti, pc e vecchi frigo Le strade come discariche

BONORVA. Fin dal 15 aprile scorso, nella zona artigianale a Santa Barbara (Ex Ospedaletto), come comunicato a suo tempo anche attraverso i media, funziona a pieno regime l’Ecocentro comunale, aperto...

18 ottobre 2013
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BONORVA. Fin dal 15 aprile scorso, nella zona artigianale a Santa Barbara (Ex Ospedaletto), come comunicato a suo tempo anche attraverso i media, funziona a pieno regime l’Ecocentro comunale, aperto a tutti i residenti, nel quale, dal lunedì al sabato,( sono esclusi il mercoledì e la domenica), dalle ore 9 alle ore 12 si possono conferire i rifiuti. Con la realizzazione del nuovo impianto forse ci si era però illusi di aver eliminato, o perlomeno limitato, il senso d’inciviltà, mancanza di rispetto per il prossimo e per l’ambiente che ancora si manifesta in troppi casi. Sono passati pochi mesi durante i quali l’amministrazione ha provveduto anche alla pulizia delle cunette che, in particolare nelle strade rurali, presentavano un ampio campionario di prodotti di ogni genere, abbandonati da quanti, evidentemente in dispregio alle regole della civile convivenza, preferivano non consumare qualche centesimo in più di benzina e sceglievano la soluzione più semplice scaricando sulle banchine, o lungo le stradine di campagna, i propri prodotti di scarto. E non è proprio un bel vedere, specie per chi ama fare passeggiate ristoratrici percorrendo le stradine di campagna e, in qualche occasione, è costretto a turarsi il naso per superare imprevisti ostacoli in marcescenza o vede la sede stradale invasa dalle acque piovane che, non trovando il naturale scolo nelle cunette intasate dai rifiuti, corrono all’esterno creando anche situazioni di pericolo. C’è chi ha abbandonato il vecchio frigorifero in una cunetta dei tornanti della vecchia Carlo Felice e subito dopo è stato imitato da tanti colleghi poco educati che hanno allungato il campionario degli utensili da cucina, materassi in disuso ed elettrodomestici ormai superati. Non si contano inoltre le enormi buste nere, contenenti ogni genere di rifiuti, che, a partire dalla periferia del paese e verso l’interno del territorio, giacciono accantonate per mesi interi a bordo strada. C’ è stato anche chi quasi sfidando il cartello di divieto sistemato nel cancello di chiusura del vecchio ex mattatoio, in località “Coas de Cossu”, ha ritenuto opportuno collocare due vecchi visori che probabilmente, anche perche ormai obsoleti, l’avevano stancato. Bastava percorrere altri duecento metri per depositarli tranquillamente nei contenitori dell’Ecocentro Comunale. Avrebbe fatto non solo il proprio dovere di cittadino rispettoso delle regole ma evitato anche ai tanti utenti di passaggio, fra i quali più d’un turista, uno spettacolo poco gradevole.

Emidio Muroni

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