La Nuova Sardegna

Sassari

Inquinamento senza fine nella darsena dei veleni

di Gavino Masia
Inquinamento senza fine nella darsena dei veleni

Nuova ordinanza di Scarpa a tutela della salute di chi lavora nel porto industriale Anche gli ultimi controlli hanno evidenziato altissime concentrazioni di benzene

23 ottobre 2013
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PORTO TORRES. Il sindaco Beniamino Scarpa ha firmato l’ordinanza con la quale si reiterano per altri sei mesi i provvedimenti di interdizione dell’area prospiciente alla darsena servizi del porto industriale, divieto che comprende la strada di accesso al piazzale antistante la darsena e lo stabilimento dell’Impresa Turritana. Scarpa aveva provveduto a interdire l’area in più occasioni per gli enormi valori di benzene riscontrati dai monitoraggi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, e con una nota del 23 settembre scorso ha espressamente richiesto alla stessa Arpas l’esecuzione di una nuova campagna di monitoraggio della qualità dell’aria, in relazione soprattutto al benzene, sempre nell’area della darsena. Considerando i dati ambientali relativi all’inquinamento delle aree interessate sinora acquisiti, l’ordinanza vieta il passaggio, transito e sosta alle persone all’interno della darsena.

Un atto dovuto a salvaguardia della salute pubblica, ma resta il fatto che alcune aziende locali hanno pagato a caro prezzo lo spostamento in altri siti dei loro cantieri. Agli imprenditori che sono rimasti nell’area, invece, il provvedimento del sindaco consente l’accesso straordinario per brevi periodi ai concessionari delle attività produttive e ai loro dipendenti, nel rispetto delle norme di tutela della salute e sicurezza e nei limiti dei tempi tecnici necessari per lo spostamento delle attività in altra sede. I risultati dell’ultima campagna di monitoraggio dell’Arpas, sulla qualità dell’aria in relazione al benzene presente nella darsena, hanno fatto emergere un quadro chiaro dello stato di degrado ambientale: «Il monitoraggio atmosferico – si legge nella nota dell’agenzia regionale – ha evidenziato e confermato concentrazioni di benzene e idrogeno solforato elevate, sia sul breve che lungo periodo, tali da pregiudicare la tutela della salute pubblica nelle aree immediatamente circostanti la darsena». Un fatto di estrema gravità nella situazione che si è venuta a creare a due passi dallo scalo industriale, che va avanti a colpi di indagini e di ordinanze che accertano ripetutamente la stessa cosa. Il problema vero è quando si cercherà di intervenire realmente per sanare quell’area portuale, al di là degli accertamenti e dei processi in corso, anche perché le presenze umane si susseguono senza sosta soprattutto in un momento storico di crisi devastante in tutti i settori. Serva una azione concreta che porti alla bonifica di tutta l’area interessata, perché sinora la burocrazia non ha fatto altro che allontanare il reale obiettivo e cioè restituire quella zona portuale risanata agli operatori e alla città.

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