La Nuova Sardegna

Sassari

Csl, un contratto fino al 31 dicembre

di Pinuccio Saba
Csl, un contratto fino al 31 dicembre

La Giunta regionale ha approvato una delibera con la quale si fa carico degli operatori dei Centri servizi per il lavoro

26 ottobre 2013
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SASSARI. L’odissea dei lavoratori del Centro servizi per il lavoro (Csl) dovrebbe essere terminata. Lo ha comunicato il presidente della giunta regionale Ugo Cappellaci a una delegazione di lavoratori e lavoratrici che ieri mattina si sono presentate davanti alla sede sassarese della Regione, dove si era riunita la giunta regionale. Sarà infatti l’Agenzia regionale per il lavoro a prendersi in carico i circa 30 lavoratori del Csl di Sassari il cui contratto (co.co.co.) era scaduto nell’aprile del 2012. Quasi un beffa per il personale del Csl il cui compito era quello di agevolare i disoccupati nella ricerca di un nuovo lavoro. Una vicenda esplosa nella primavera dello scorso anno, quando quasi tutte le Province non avevano rinnovato i contratti con gli operatori dei Csl e Cesil. Per le Province, avevano spiegato gli amministratori, era stata una scelta obbligata dovuta al taglio dei trasferimenti delle risorse sia da parte del governo sia della Regione. Anche per questa ragione i lavoratori di Csl e Cesil avevano inscenato più di una manifestazione di protesta davanti alla sede del consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari.

La situazione, però, si era sbloccata solo all’inizio del mese di agosto, quando la Regione aveva deciso di affrontare in prima battuta il problema con uno stanziamento pari a cinque milioni di euro con i quali dovevano essere assunti, a tempo determinato fino al 31 dicembre, i 379 lavoratori dei Csl e Cesil della Sardegna. E nel giro di qualche giorno erano stati stipulati i contratti (per via telematica, così da guadagnare tempo) con diversi centri servizi dell’isola. Una infornata di assunzioni che però non aveva sanato alcune delle situazioni più critiche, come quelle di Sassari, della Gallura e di Cagliari.

Un ritardo che la Regione ha sempre imputato alle amministrazioni provinciali, e a quella di Sassari in particolare che non avrebbe voluto prorogare ulteriormente i contratti scaduti.

Obiettivo della Regione, adesso, è quello di far ripartire tutti centri servizi per il 2014 in attesa che dal governo arrivi il via libera per bandire i concorsi che dovrebbero istituire definitivamente gli sportelli destinati ad agevolare la collocazione dei disoccupati ma anche all’assistenza “tecnica” dei cassintegrati. Una soluzione, quella dei contratti a termine fino al 31 dicembre, che non sembra soddisfare le organizzazioni sindacali secondo i quali la vertenza poteva essere chiusa molto e che comunque la strada intrapresa dalla Regione è solo una soluzione provvisoria.

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