La Nuova Sardegna

SASSARI. Il coordinamento territoriale della Federazione Lavoratori Pubblici della sanità è preoccupato sul funzionamento di Cardiochirurgia. «Nonostante sia considerata un’eccellenza, nonostante il lavoro riconosciuto da tutti, portato avanti dal responsabile Michele Portoghese e dai suoi collaboratori, viaggia ancora a regime ridotto». I problemi della struttura sono diversi. «Nata nel 2003 e ubicata al secondo piano nell'ala del nuovo pronto soccorso, già dalla sua istituzione ha dimostrato dei limiti, soprattutto di progettazione, che a tutt'oggi non sono stati superati: primo fra tutti la totale mancanza di spazi adeguati all'interno del reparto. Si consideri che, visto il sottodimensionamento degli ascensori e quindi l'impossibilità di trasportare i degenti da un reparto all'altro direttamente sui letti, il personale è costretto, a trasferire gli stessi sulle barelle per il trasporto». E ancora: «Sempre a causa della mancanza di spazio, l’altra nota dolente, è l'impossibilità ad utilizzare gli ausili per la movimentazione dei pazienti. Tutto questo succede mentre il nuovo reparto situato nei locali posti al primo piano del Santissima Annunziata, che in passato ospitavano l'urologia, è praticamente ultimato».

Infine il problema dell' esigua presenza di personale oss nella dotazione organica del reparto che comporta un surplus lavorativo per gli infermieri. «Trascorsi dieci anni dalla sua creazione, il reparto di cardiochirurgia, forte anche dei suoi ottimi risultati, meriterebbe, un’ubicazione più consona».