La Nuova Sardegna

Sassari

«Marcia su Roma gloriosa», frase choc su Fb di un politico del Pdl di Porto Torres

di Gavino Masia
«Marcia su Roma gloriosa», frase choc su Fb di un politico del Pdl di Porto Torres

Il Pd chiede le dimissioni del presidente del consiglio comunale Ivan Cermelli che replica: «Posizione personale»

31 ottobre 2013
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES (SASSARI). «28 ottobre 1922. L’inizio di un glorioso percorso». Frase choc, quella postata su Facebook dal presidente del consiglio comunale Ivan Cermelli, in occasione del 91° anniversario della marcia su Roma.

a

Post che non poteva passare inosservato e senza repliche. Come quella del consigliere comunale di maggioranza Massimo Piras che lo ha invitato a rileggere la Costituzione, gli ha ricordato che esiste il reato di apologia del fascismo e che c’è ancora una legge Scelba.

a

Altri post hanno ricordato la fine ingloriosa di Mussolini.

a

Ma Cermelli non si è dato per inteso e ha sottolineato che «ciò che conta è come si vive, non come si muore».

a

L’unica difesa a spada tratta è stata di una ragazza che ha sottolineato che «ciò che si vuole nascondere è tutto quello che ha costruito, le cose tragiche vengono invece rinfacciate tutti i giorni».

a

Post che Ivan Cermelli ha commentato con un «brava, dieci» accompagnato da una emoticon sorridente.

a

Una frase che ha innescato la reazione del Pd. Con una lettera dai toni pacati inviata al sindaco BeniaminoScarpa, i consiglieri Luciano Mura e Massimiliano Ledda hanno invitato alle dimissioni il presidente del consiglio Ivan Cermelli, e a «chiedere scusa per le sue continue sciagurate affermazioni. La marcia su Roma, simbolo della dittatura, fu la forzatura politica che permise la presa del potere da parte di Mussolini e sancì l’inizio del regime fascista, che portò guerre e miserie al popolo italiano».

Lunedì prossimo l’amministrazione comunale celebrerà come ogni anno la ricorrenza del 4 Novembre, commemorazione alla quale i consiglieri del Pd parteciperanno mantenendosi in disparte perchè «signor sindaco, capirà il nostro imbarazzo a partecipare alle celebrazioni del 4 Novembre con al fianco l’attuale presidente del consiglio, che invitiamo pubblicamente a dimettersi e a chiedere scusa per le sue continue sciagurate affermazioni». «La frase scritta dal presidente del consiglio nella sua pagina personale del social network è stata sicuramente infelice – ha detto il sindaco –, e avrà modo di spiegarla al consiglio comunale: mi auguro, in rispetto di quanti parteciperanno alle celebrazioni, che la polemica politica non offuschi il senso dei festeggiamenti del 4 novembre». Anche Ivan Cermelli interviene dal punto di vista personale e istituzionale: «Mi scuso se con le mie parole ho offeso qualcuno o urtato la sensibilità democratica di alcune persone o istituzioni».

«Ma voglio far presente che ho scritto nella mia pagina Fb e non su un organo di stampa, né tanto meno ho scritto svolgendo la funzione di presidente del consiglio. Ho scritto come libero cittadino che esprime le proprie idee in un luogo “confidenziale” dove chiunque può leggere o meno ciò che scrivi: come se il nostro vicino di casa, per essere chiari, fosse indignato per le parolacce che esprimo in casa mia e lo fa origliando alla parete di confine».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative