La Nuova Sardegna

Sassari

Zona blu, ristretta élite della longevità

di Daria Pinna
Zona blu, ristretta élite della longevità

Ufficializzato in un convegno l’accordo di ricerca tra l’ateneo sassarese e quello californiano di Loma Linda

01 novembre 2013
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di Daria Pinna

SASSARI

Il comune di Villagrande Strisaili, epicentro della zona blu ogliastrina, è stato dichiarato dal Guinness Book dei primati, edizione 2014, come il comune più longevo del pianeta in cui un uomo ha una probabilità maggiore di raggiungere i cento anni di età. Un dato interessante per l’isola, emerso durante il seminario dei giorni scorsi dal titolo "Le Zone Blu della longevità: fattori genetici e non genetici”.

L'incontro moderato da Gianni Pes, ricercatore dell'Università di Sassari, e da Francesco Tolu, endocrinologo dell’unità Operativa di Endocrinologia dell’Aou di Sassari, è il risultato di un’ importante ricerca sullo stile di vita, le abitudini alimentari e l'attività fisica della popolazione longeva della Sardegna.

Interessante l’intervento di Paolo Francalacci del Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell'ateneo turritano, con una relazione dal titolo "Genetica della popolazione in Sardegna: una prospettiva sul cromosoma Y". Attesissima la relazione offerta dal rettore dell’Università di Loma Linda, Tricia Penniecook, che ha affrontato il tema dal titolo "Beautiful Hill – the Faith-based Blue Zone", incentrata sullo stile di vita della popolazione longeva di Loma Linda, in California.

In occasione della visita dei due studiosi stranieri l’Università di Sassari ha sottoscritto un accordo di collaborazione scientifica con l'Università americana per gli studi sulla longevità umana. Oltre all'Ogliastra e Loma Linda in California anche Okinawa (Giappone), Ikaria (Grecia) e Nicoya (Costa Rica) rientrano nella ristretta élite delle Zone Blu ad estrema longevità del mondo.

L’obiettivo principale del convegno è stato quello di analizzare le analogie o differenze di stile di vita tra le due popolazioni longeve. Sono stati presentati alcuni dati interessanti, primo fra tutti la costante pratica di attività motoria dei centenari, peraltro già descritta dai medici Pes e Tolu in un recente articolo scientifico, dove essa è risultata essere una delle variabili maggiormente correlate con la lunga vita. Gli aspetti nutrizionali hanno riguardato il consumo relativamente scarso di carni rosse e di vino rosso nelle Zone Blu, argomenti molto dibattuti dai maggiori nutrizionisti mondiali, in quanto l’estrema longevità sembrerebbe sia correlata ad un ridotto consumo di carne (3-5 porzioni al mese) ed ad un ridotto consumo di vino.

« Stiamo studiando gli aspetti endocrino-metabolici degli anziani ogliastrini e sembrerebbero emergere importanti effetti modulatori degli ormoni sia sul metabolismo degli zuccheri che sulla crescita staturale e i caratteri sessuali», spiega Tolu. Inoltre l'impatto dei pattern alimentari sugli assetti ormonali potrebbe segnare una svolta verso una comprensione più profonda del fenomeno.

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