La Nuova Sardegna

Sassari

terapie croniche

I pazienti: «Oltre la malattia, disagio per avere i farmaci»

I pazienti: «Oltre la malattia, disagio per avere i farmaci»

SASSARI. C’è il disagio della malattia e adesso a questo se ne aggiunge un altro. Quello del reperimento dei farmaci. Il caso riguarda le persone costrette a gestire la loro malattia cronica, come ad...

02 novembre 2013
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SASSARI. C’è il disagio della malattia e adesso a questo se ne aggiunge un altro. Quello del reperimento dei farmaci.

Il caso riguarda le persone costrette a gestire la loro malattia cronica, come ad esempio quelle di tipo neurologico o altre che riguardano i diabetici. Queste persone fanno terapie quotidiane o comunque periodiche e hanno diritto di ricevere i farmaci direttamente dal Servizio sanitario nazionale e quindi dalla Asl. Farmaci che sino a pochi mesi fa venivano distribuiti direttamente dalla clinica o dalla struttura che ha in carico il paziente. Era sufficiente rivolgersi a queste strutture e il medicinale veniva erogato. Ogni reparto o ambulatorio ha un elenco di assistiti e pertanto distribuiva i farmaci in base a questo elenco.

Ma la Asl ha modificato la procedura, poichè - come è stato detto agli stessi pazienti - in questo modo può avere un controllo diretto sulla spesa dei farmaci stessi. La soluzione adottata, però, ha complicato la vita di molti pazienti, spesso disabili.

Da qualche tempo, infatti - lamentano diversi assistiti - la clinica (o comunque la struttura che ha in carico il paziente), deve fare la richiesta alla farmacia dell’ospedale tre mesi prima della prevista consegna del farmaco; il paziente deve quindi prima recarsi nella struttura di riferimento e prendere appuntamento per ritirare il farmaco almeno tre giorni prima della data prevista. Successivamente presentarsi con la richiesta della clinica alla farmacia dell’ospedale e avere finalmente il medicinale.

Insomma, si fa due volte la fila e si deve vagare da un punto all’altro dei plessi ospedalieri. Così, questi pazienti protestano, in particolare alcuni di quelli che non abitando a Sassari sono costretti a spostamenti disagevoli per ottenere il farmaco che gli salva la vita.

«La Asl deve tenere sott’occhio i conti - dice la madre di una ragazza con malattia neurologica -. Ed è giusto che lo faccia. Ma deve trovare anche il sistema per evitare di aggiungere disagio al disagio. Nella farmacia dell’ospedale l’addetta è gentilissima, ma l’altro giorno ho dovuto aspettare mezz’ora perchè c’era un corriere da Oristano che non poteva aspettare e altrimenti se ne sarebbe andato. Io e mia figlia, però, abbiamo perso il pullman. Di questo l’Azienda sanitaria locale non deve tenere conto?».

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