La Nuova Sardegna

Sassari

Causa vinta da 8 operai: 239mila euro dal Comune

Causa vinta da 8 operai: 239mila euro dal Comune

Prestarono servizio dal 1996 al 2000 nelle piscine di Latte Dolce e Lu Fangazzu Assunti come collaboratori esterni, ma il giudice riconosce il lavoro subordinato

06 novembre 2013
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SASSARI. Sono trascorsi dieci anni da quando si erano rivolti al tribunale, ma alla fine otto collaboratori esterni del Comune hanno vinto il ricorso. L’amministrazione dovrà pagare un arretrato di 239mila euro e proprio ieri pomeriggio il Consiglio comunale ha inserito l’importo come debito fuori bilancio. La pratica è stata approvata ma in aula non sono mancate le polemiche. «E’ l’ennesimo spreco di soldi dei contribuenti per disattenzione da parte degli uffici», hanno sottolineato i consiglieri Panu e alivesi. La storia è questa: gli otto operai dal 1996 al 2000 hanno prestato servizio nelle piscine comunali occupandosi della pulizia, della manutenzione, della custodia degli impianti e della cura del verde. Si tratta di dipendenti che già lavoravano per conto della ditta che aveva costruito le piscine e che il Comune aveva pensato di reclutare nuovamente nel momento in cui era cambiata la gestione. Infatti venne bandita una gara, la quale venne anche aggiudicata, ma l’impresa che presentò l’offerta migliore dopo l’apertura delle buste rinunciò all’incarico. L’amministrazione in quei frangenti si trovò in netta difficoltà, perché i tempi tecnici per aggiudicare nuovamente l’appalto non erano così brevi. Durante quell’arco temporale l’impianto natatorio di Lu Fangazzu e del Latte Dolce non potevano restare chiusi. Perciò Palazzo Ducale decise di rivolgersi al personale che già aveva maturato esperienza nella gestione dell’impianto, e assunse in qualità di collaboratori esterni gli otto operai che prestavano servizio nella ditta costruttrice. Ma in quell’epoca i contratti cococò ancora non esistevano e i lavoratori, una volta scaduto il proprio contratto, hanno fatto causa al Comune chiedendo il riconoscimento di lavoratore subordinato, alle dipendenze vere e proprie dell’amministrazione. Il giudice del tribunale del lavoro ha accolto la loro istanza e ha disposto il riconosciment o di tutte le voci retributive mancanti. Così il Comune dovrà risarcire gli otto operai con 239mila euro.

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