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Sassari

Elisoccorso a Sassari, la base non è sicura, il servizio si blocca

di Gianni Bazzoni
Elisoccorso a Sassari, la base non è sicura, il servizio si blocca

I vigili del fuoco hanno denunciato una serie di problemi a Rizzeddu. Il prefetto ha chiesto interventi immediati alla Asl

09 novembre 2013
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SASSARI. Potrebbe essere sospeso il servizio di elisoccorso nel nord Sardegna. O in subordine la base potrebbe essere spostata ad Alghero, annullando così i benefici di un pronto intervento legato proprio all’impiego del servizio di soccorso elitrasportato. La decisione è stata annunciata dai vigili del fuoco che hanno evidenziato una situazione di grave pericolo nella piazzola d’atterraggio a Rizzeddu. L’ultimo episodio in ordine di tempo risale al 10 ottobre, quando una squadra di vigili del fuoco addetta al servizio antincendio (in assistenza obbligatoria quindi durante la fase di arrivo dell’elicottero impiegato per il soccorso sanitario del 118) ha dovuto cambiare percorso per l’impossibilità di accedere direttamente alla base di Rizzeddu. Lungo la strada, infatti, c’erano delle auto in sosta che impedivano il passaggio. Alla fine, gli operatori hanno dovuto assistere alle fasi di decollo e atterraggio dell’elicottero a una distanza non idonea: la zona riservata alla sosta dei vigili del fuoco, tra l’altro, era occupata da un’auto. In altre occasioni erano stati segnalati problemi - sempre sul fronte della sicurezza - per la presenza nello spazio adiacente alla piazzola di manifestazioni sportive.

Dopo la denuncia dei vigili del fuoco, c’è stato l’intervento del prefetto Salvatore Mulas che si è rivolto all’Azienda sanitaria locale e all’assessorato regionale alla sanità.

«Si auspica – ha scritto il prefetto – che vengano assunti con ogni urgenza opportuni interventi idonei a scongiurare in modo radicale (anche con strumenti tali da interdire materialmente l’accesso di autoveicoli privati e persone nell’area interessata) l’ulteriore ripetersi di simili evenienze».

Alla fine di ottobre c’è stato un incontro operativo all’Azienda sanitaria locale, al quale hanno preso parte il direttore sanitario e quello amministrativo, il responsabile del 118. L’impegno è stato quello di intervenire prontamente per adottare i correttivi necessari: deciso l’impiego di una guardia giurata per evitare la sosta selvaggia e per intervenire tempestivamente in caso di manifestazioni sportive nel campo vicino all’elibase provvisoria.

Il problema di fondo è legato al fatto che l’elibase realizzata sulla terrazza dell’ospedale «Santissima Annunziata» non è mai entrata in funzione (proprio per ragioni di sicurezza) e che, finora, non è stata individuata un’area definitiva per realizzare una base che abbia i requisiti richiesti. C’era stata, in passato, la disponibilità della Provincia per un’area ritenuta valida, ma l’assenso formale non è mai stato concretizzato.

Così si è andati avanti tra mille difficoltà, con i vigili del fuoco costretti ad atterrare nella piazzola di Rizzeddu, spesso in condizioni critiche. Con l’impossibilità anche per l’ambulanza, talvolta, di transitare nella stradina di collegamento. C’è da dire, tra l’altro, che la Regione - già dall’estate 2010 - ha reso disponibili 240mila euro per realizzare gli interventi finalizzati alla riqualificazione della rete di emergenza (tra cui la costruzione di elisuperfici). A fine anno, invece, dovrebbe concludersi la procedura di gara per l’affidamento del servizio di elisoccorso.

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