La Nuova Sardegna

Sassari

Il sindaco di Ittiri: «Condanna totale di balordi xenofobi»

Il sindaco di Ittiri: «Condanna totale di balordi xenofobi»

ITTIRI. Nei giorni scorsi è apparso in paese un volantino contenente espressioni intolleranti nei confronti degli immigrati extracomunitari. E non si è fatta attendere la risposta del sindaco Tonino...

12 novembre 2013
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ITTIRI. Nei giorni scorsi è apparso in paese un volantino contenente espressioni intolleranti nei confronti degli immigrati extracomunitari. E non si è fatta attendere la risposta del sindaco Tonino Orani che in una nota esprime una condanna totale per «gli stupidi balordi che si firmano ittiresi ma non hanno nulla a che vedere con il senso di accoglienza e di inclusione che da sempre ha caratterizzato la nostra gente, nei confronti delle persone provenienti da altri luoghi. È un documento senza senso – continua Orani – infarcito di luoghi comuni e di colossali fesserie e inesattezze che istiga all'odio contro altre persone che hanno la sola colpa di essere cittadini di un'altra nazione». Non usa mezzi termini li primo cittadino di Ittiri nel commentare il contenuto del volantino che definisce «frutto di una fantasia malata e distorta che non corrisponde assolutamente alla verità». Orani tiene a precisare, in particolare, due cose: «Non è vero che i furti nelle campagne sono opera di persone di altra nazionalità; è falso che il comune assiste gli extra comunitari in modo privilegiato. La legge – sottolinea il sindaco – prescrive che il Comune debba aiutare, vista la situazione personale, chiunque risieda nel comune e abbia necessità di un supporto economico». Una lancia, Orani, la vuole poi spezzare a favore delle associazioni che «non riservano alcun trattamento speciale nei confronti degli extra comunitari in quanto operano in coordinamento, tra di loro e con il Comune, per intervenire, esclusivamente, a seconda della gravità del bisogno». Orani definisce l'episodio «un segnale preoccupante del terribile momento che si sta attraversando e in queste situazioni, a volte, sulla povertà economica prevale la povertà culturale che porta, per fortuna pochi, stupidi individui a ragionare in modo così abbietto ed avvilente. Gli ittiresi – conclude il capo dell'esecutivo – hanno reagito con sdegno e lo dimostrano i commenti sui social network, di severa condanna per quanto accaduto».

Vincenzo Masia

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