La Nuova Sardegna

SASSARI. Dopo aver ascoltato la relazione della direttrice del Serd di Sassari, la quinta commissione consiliare sui problemi sociali si è occupata ancora di ludopatia. Ieri mattina infatti ha analizzato la mozione presentata da Simone Campus per cercare di arginare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico in città. Un trend costantemente in crescita, a sentire gli operatori della struttura dell’Asl, che da luglio hanno preso in carico 15 nuove famiglie, oltre ai già 130 pazienti assistiti in precedenza. Il consigliere del Partito Democratico Simone Campus ha pensato di elaborare una mozione poi sottoscritta da altri consiglieri. Propone innanzitutto la creazione di un marchio no slot per gli esercizi pubblici che scelgono di non ospitare al loro interno le macchinette. In secondo luogo l'esenzione, totale o parziale, di alcune imposte comunali per gli esercizi che scelgono di non ospitare al loro interno le macchinette. Poi il divieto di pubblicità nel territorio comunale per i locali in cui si pratica il gioco d'azzardo, ad iniziare dagli spazi pubblici . Per esempio sulla carrozzeria dei mezzi dell’Atp sono esposte locandine che reclamizzano slot e via dicendo. E ancora si suggerisce la limitazione degli orari di apertura delle sale da gioco e scommesse che oggi, in base alle liberalizzazioni, restano aperte, specialmente nei fine settimana, praticamente 24h. Infine il divieto di aprire le sale gioco ad una distanza minima di 500metri da luoghi cosiddetti sensibili. L’ultima proposta riguarda le iniziative di prevenzione per i soggetti a rischio, in particolare i minori nelle scuole. Il presidente della commissione Sergio Scavio convocherà la prossima riunione giovedì: la mozione di Campus verrà integrata con quella simile del consigliere Ajello.