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Bollette acqua “fantasiose”: il Comune si rivolge al legale

BONNANARO. Tra amministrazione comunale e Abbanoa è guerra. Il comportamento del gestore unico dell’acqua ha creato profonda esasperazione tra i cittadini privati e ora anche tra gli amministratori....

19 novembre 2013
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BONNANARO. Tra amministrazione comunale e Abbanoa è guerra. Il comportamento del gestore unico dell’acqua ha creato profonda esasperazione tra i cittadini privati e ora anche tra gli amministratori. I fatti di cui Abbanoa è artefice possono essere riassunti in quattro punti, spiega il sindaco Francesco Spanu. Prima considerazione.

È sorprendente come, dopo dieci anni di presa in carico della gestione del servizio idrico da parte di Abbanoa, i privati si vedano ancora recapitare bollette in acconto, calcolate su letture mai effettuate, che vanno ben oltre il reale consumo, e contenenti richieste di pagamento esagerate. Oppure pagamenti relativi a cinque anni di consumi, anche se rateizzati. Altra richiesta contestata (questa dagli amministratori) si riferisce all’invito rivolto all’amministrazione a installare i contatori negli edifici pubblici di proprietà del Comune.

Da notare che tali edifici sono privi di contattori in quanto, fino alla presa di gestione di Abbanoa, il servizio idrico era gestito in proprio dal Comune. E poi, chi doveva occuparsi della collocazione dei contatori? Assieme all’invito arriva anche una fattura di 60mila euro. Un acconto per i consumi ipotizzati.

Il terzo punto si riferisce alle acque intruse (acqua piovana che dalle caditoie va a finire nel depuratore). Abbanoa chiede il pagamento di un acconto di 7mila euro su una somma di 22mila. Ma tale conteggio è basato su un’opinione non essendo suffragato da nessun contatore in ingresso. Per ultimo la questione del Pip (zona industriale). Abbanoa chiede al Comune di sobbarcarsi l’onere di gestire la situazione della zona industriale in proprio, come se si trattasse di un condominio. Vale a dire, collocare un contatore master e occuparsi della bollettazione, in aggiunta anche la gestione e manutenzione dell’impianto fognario. Il Comune verrebbe quindi gravato di enormi costi, oggi non sostenibili. «Dopo tanti tentativi di risolvere le questioni in maniera pacifica con gli amministratori di Abbanoa - dice il sindaco - ci vediamo costretti ad avviare azione legale assieme all’Anci, riservandoci, da parte nostra di inoltrare un esposto alla Procura della Repubblica». (s.c.)

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