Il tweet del Papa: è l’ora della solidarietà
Arrivano sostegno economico e soccorsi dalla Chiesa e dalle Regioni Partecipazione fortissima dai territori aiutati dal volontariato sardo
SASSARI. Mentre l’isola piombava nel lutto, Papa Francesco scriveva il primo tweet della giornata chiedendo a tutti di pregare «per l’immane tragedia che ha colpito la Sardegna, soprattutto per i bambini».
Il pontefice poi ha inviato un telegramma a monsignor Arrigo Miglio, presidente della Conferenza episcopale sarda, per «far giungere a tutti» la sua «affettuosa parola di conforto e incoraggiamento» e impartire «una speciale benedizione apostolica». Nel telegramma, a firma del Segretario di Stato Pietro Parolin, si sottolinea che «il Sommo Pontefice auspica che non venga meno la solidarietà e il necessario aiuto per far fronte a questo momento difficile e di cuore imparte una speciale benedizione Apostolica». Quasi contemporaneamente tutta la Chiesa italiana ha cominciato a mobilitarsi dando il via alla gara di solidarietà: la Presidenza della Cei ha disposto lo stanziamento di un milione di euro dai fondi derivanti dall'otto per mille, la Caritas ne ha messi a disposizione 100 mila.
La Croce Rossa è scesa in campo con i primi cento volontario, ma a far sentire la loro vicinanza e offrire aiuto alle popolazioni sono soprattutto quanti dalla Sardegna hanno ricevuto sostegno durante alluvioni e terremoti, quindi il lungo elenco è stato aperto dall’Abruzzo. «Aspettiamo di sapere dal governatore Cappellacci che ho chiamato questa mattina quale sia il miglior aiuto possibile», ha detto il presidente Gianni Chiodi. Di seguito l’Umbria, il Lazio, il Friuli la Puglia hanno dichiarato la completa disponibilità d’intervento e così il sindaco di Milano, e ancora una mano è stata tesa dal Piemonte e dal Veneto.
I sardi emigrati non sono stati a guardare e in 70 circoli aderenti alla Fasi hanno avviato una raccolta di denaro mentre la Coldiretti ha attivato un’unità di crisi per supportare la Protezione civile fornendo trattori per riaprire le strade interrotte e bloccate dalle frane. Intanto l’Anci, l’associazione nazionale dei comuni, ha proposto di devolvere i gettoni di presenza di una seduta comunale in favore dei centri alluvionati.
Ma la solidarietà viaggia alla stessa velocità delle polemiche, e un evento eccezionale come questo che sta vivendo la Sardegna e che ha portato un carico di dolore tanto forte non poteva non richiamare i politici diventando in alcuni casi ennesima palestra di scontro. La scintilla è scoppiata nel Pd dopo la proposta di un elettore di devolvere i due euro che ogni votante deve versare per le primarie, a favore degli alluvionati. Matteo Renzi ha respinto l’idea dicendo «Il tema non è mettere i due euro del Pd. Un partito affronta facendo delle leggi per cui i soldi vanno alle cose che valgono, non alle slot machine ma alla difesa del suolo», scatenando la reazione di Civati, suo competitor alla segreteria del Pd.