La Nuova Sardegna

Sassari

In arrivo 200 milioni Cappellacci: «Subito la stima dei danni»

In arrivo 200 milioni Cappellacci: «Subito la stima dei danni»

Tra governo e Anas crescono gli stanziamenti per l’isola. Ma l’emendamento alla legge di stabilità è fermo al Senato

21 novembre 2013
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SASSARI. I venti milioni di euro stanziati dal governo per l’emergenza Sardegna possono arrivare fino a 200 milioni. Un emendamento dei relatori alla legge di stabilità prevede 30 milioni per l'emergenza, aggiuntivi rispetto ai 25 milioni stanziati ieri dal Cipe, con un massimo di altri 150 milioni da parte dell'Anas per strade e ponti. Tutto sembrava procedere nel migliore dei modi, ma ieri sera la commissione Bilancio del Senato ha rinviato alle 10 di oggi il voto sull'emendamento. L'ostruzionismo di Sel ha infatti bloccato i lavori della Commissione, costringendo il presidente Antonio Azzollini ad aggiornarli. Al testo dei due relatori, Giorgio Santini e Antonio D'Alì, sono infatti stati presentati 62 sub-emendamenti, di cui 41 di Sel, che chiede che vengano stanziate risorse non solo per l'emergenza della Sardegna, ma anche altre per la prevenzione del dissesto idrogeologico.

Le priorità. Valutazione dei danni in tempi brevi e procedimenti di indennizzo che garantiscano efficienza e rapidità: sono le priorità sottolineate dal presidente della Regione Ugo Cappellacci. Il governatore ha ricordato i cinque milioni stanziati dalla giunta per far fronte all'emergenza in aggiunta ai venti deliberati dal governo nazionale e ha ribadito la richiesta che la spesa di questi fondi sia slegata dai vincoli del patto di stabilità. Ha inoltre annunciato che solleciterà una rimodulazione dei fondi comunitari perché possano essere utilizzati al meglio e l'adozione di un provvedimento di legge regionale che permetta di coprire tutti quei danni subiti dai privati per i quali la normativa nazionale non prevede invece alcuna copertura.

Ricognizioni. Comunità ed enti cominciano a fare la ricognizione dei danni. Per le scuole a Olbia oggi alle 11 la task force del ministero incontrerà docenti e studenti che si sono già attivati, insieme alla Protezione Civile e alle forze dell'ordine, per spalare il fango dalle scuole alluvionate. Domani si sposterà nel Medio Campidano, a Sanluri e sabato mattina, a Macomer, ci sarà l’incontro con i dirigenti scolastici delle zone colpite. Venti depuratori devastati e sei potabilizzatori fuori uso sono un altro dei danni gravissimi provocati dal ciclone. Lo denuncia Abbanoa, gestore unico del servizio idrico integrato in Sardegna. Infatti torrenti in piena, inondazioni e allagamenti hanno seriamente compromesso numerosi impianti in tutta l'isola. L'emergenza principale riguarda lo sversamento dei liquami a causa dei danni subiti alle strutture di trattamento. Inoltre a Uras, l'acquedotto che proviene dal lago Is Barrocus (Isili) è stato devastato e funziona solo al 30 per cento il pozzo trivellato utilizzato in emergenza. I danni maggiori in Gallura e nel Nuorese. Sono fermi gli impianti di Budoni, San Teodoro, Siniscola, Galtellì, e Torpè. Emergenza rientrata, invece, nei potabilizzatori di Tortolì e Villagrande mentre a Punta Gennarta (Iglesias) vi è riduzione di portata. Grave la situazione dei depuratori. In particolare in provincia di Nuoro sono fuori uso i depuratori di Siniscola, Torpè, Posada, Sologo, Lodè. Al depuratore consortile Bitti-Lula-Onani sono saltati persino gli impianti di sollevamento. A Nuoro ha ceduto una delle condotte principali della rete fognaria . In provincia di Olbia-Tempio fuori uso gli impianti di Arzachena, a Mulgianu, Loiri Porto San Paolo,Azzanì ed Enas.

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