La Nuova Sardegna

Sassari

Non partecipò alla rissa revocato il Daspo al mister

di Luca Fiori
Non partecipò alla rissa revocato il Daspo al mister

Il Tar ha annullato il provvedimento della questura contro Gianfranco Scanu L’allenatore algherese era accusato di aver aggredito alcuni atleti della Torres

21 novembre 2013
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SASSARI. La questura gli aveva imposto il divieto di accesso per tre anni in tutti i luoghi, nel territorio nazionale e degli stati dell’Unione europea, dove si svolgono manifestazioni sportive. Il Tar ha cancellato il Daspo (che era stato ridotto dal gip a due anni) nei confronti di Gianfranco Scanu, allenatore dell’Audax di Alghero sanzionato nel 2011 in seguito a una rissa scoppiata in campo mentre veniva disputata una partita di campionato juniores tra l’Audax e la Torres.

Secondo i giudici della prima sezione (presidente Caro Lucrezio Monticelli, consigliere estensore Grazia Flaim, consigliere Gianluca Rovelli) il provvedimento del questore, fatto proprio dal prefetto in sede di esame del ricorso gerarchico, affonda le sue radici in accuse non sufficientemente provate. Secondo i giudici del tribunale amministrativo regionale che hanno accolto il ricorso dell’avvocato Antonello Fiore – «risulta provato l’intervento dell’allenatore per sedare la rissa e non anche la sua partecipazione atti va allo scontro». Scanu aveva sempre sostenuto di non aver aggredito i ragazzi della squadra avversaria. A dieci minuti dalla fine del match, sul risultato di 3-3, nel terreno di gioco era scoppiato un vero e proprio finimondo. Al quale - secondo alcuni racconti - Scanu avrebbe partecipato scattando improvvisamente dalla panchina. L’episodio aveva suscitato scalpore per il numero di giovani atleti coinvolti nello scontro fisico, ma anche per il fatto che un adulto fosse intervenuto per dare manforte a uno dei gruppi contendenti. In seguito alla rissa, Scanu era stato squalificato dalla giustizia sportiva, ma in seguito la commissione disciplinare aveva annullato il provvedimento. Questo non aveva evitato all’allenatore il Daspo emesso dalla questura e confermato dalla prefettura di Sassari. Nei giorni scorsi i giudici amministrativi hanno esaminato il ricorso per l’annullamento del provvedimento presentata dal difensore dell’allenatore. I giudici nella loro ordinanza offrono una nuova ricostruzione dell’episodio. «Vanno valorizzate le testimonianze rese da soggetti imparziali, in particolare quelle dell’arbitro e del guardalinee nel provvedimento della Commissione di disciplina – si legge nella ordinanza – dalle quali si evince che non risultano provati i fatti imputati all’allenatore».

«Un provvedimento così gravemente lesivo per un allenatore professionista – hanno scritto i giudici del Tar – dovrebbe trovare riscontro nelle circostanze fattuali, tramite la ricostruzione compiuta da soggetti maggiormente attendibili rispetto a quelle rese dalla tifoseria avversaria». Da qui la decisione del Tar di annullare il Daspo.

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