La Nuova Sardegna

Sassari

E Maninchedda riparte all’attacco

 E Maninchedda riparte all’attacco

Il consigliere regionale ha accusato Gabrielli di aver truccato le carte meteo. La replica: lo querelo

22 novembre 2013
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SASSARI. «E poi dicono che sono io a fare le polemiche: in Sardegna c’è un signore che calunnia e confonde gli avvisi di allerta con i bollettini meteo. Questo signore, che è anche un consigliere regionale, un rappresentante delle istituzioni, non potrà uscire indenne da questa storia: dovrà ammettere in tribunale di avere preso fischi per fiaschi». Franco Gabrielli solleva leggermente il tono della voce quando parla di Paolo Maninchedda, l’esponente del partito dei Sardi che mercoledì nel suo blog ha accusato la Protezione civile di avere “taroccato” le cartine della Sardegna nei bollettini meteo del 18 novembre. Il rischio, elevato nella prima cartina, è diventato molto elevato nella seconda: in particolare nelle aree della bassa Gallura, della Baronia e del Sarrabus, segnate prima con il colore blu e poi con il colore viola che indica il rischio massimo.

Ieri mattina Franco Gabrielli ha annunciato che querelerà il consigliere Maninchedda: «Dovrà rispondere di accuse false e gravissime con le quali tenta di infangare il buon nome della Protezione civile e il grande lavoro di tanti uomini e donne». Gabrielli aggiunge che Maninchedda non conosce il sistema di allerta meteo «dove contano gli avvisi e non i bollettini, i quali possono essere aggiornati in presenza di un aggravarsi del quadro meteorologico e dunque dei rischi. È una questione di logica, è un’ovvietà come il fatto che se oggi è 21 novembre domani sarà 22 e dopodomani sarà 23. Ma nel mondo del consigliere Maninchedda evidentemente questo non accade».

Paolo Maninchedda ieri ha affrontato l’argomento in consiglio regionale, definendo «non tollerabile il comportamento di uno Stato che non ci tutela». L’esponente del partito dei Sardi ha ribadito le sue convinzioni riguardo alle cartine truccate e ha sottolineato di non avere alcun timore dei giudici: «Ci andrò prima io del prefetto Gabrielli». Il quale «dovrebbe invece spiegare – ha ribadito Maninchedda – perché l'avviso meteo diramato dalla Protezione Civile parla di rischio elevato e invece la nuova cartina del giorno 18 individua un'area specifica a rischio molto elevato». Allo stesso Gabrielli, Maninchedda ha rinnovato l’invito a chiedere scusa «non soltanto per la recentissima alluvione ma anche per quanto la Protezione civile ha fatto in occasione del G8, poi saltato, alla Maddalena». Ancora: «Lo Stato non è in grado di dare lezioni a nessuno, non mi faccio umiliare dal prefetto, dallo Stato pretendiamo dignità e collaborazione». Il consigliere dell’area sovranista ha poi aggiunto di essere abituato «allo Stato italiano che quando non ha argomenti minaccia querele e denunce. Sono meno abituato a prefetti che appena arrivati in Sardegna scaricano le responsabilità sui sindaci e sulle sagre, poi correggono il tiro, ma se criticati minacciano denunce». (si. sa.)

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