La Nuova Sardegna

Sassari

Ganau: una catena umana che ha dell’incredibile

Ganau: una catena umana che ha dell’incredibile

Il sindaco ringrazia la città, tantissime le persone riunite nei punti di raccolta L’Ex-Q comunica: ora servono braccia per caricare e scaricare il materiale

22 novembre 2013
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SASSARI. Il sindaco Ganau è orgoglioso della sua gente. Non che gli servisse una clamorosa mobilitazione come quella che è in atto da un paio di giorni per capire di che pasta fossero fatti i sassaresi, però di certo quello che sta succedendo tra l’Ex-Q e altri più piccoli punti di raccolta sparsi per la città ha davvero dell’incredibile: «Val la pena passare all’Ex-Q anche solo per vedere l’organizzazione che hanno messo su – spiega il sindaco – Una catena umana di montaggio che funziona alla perfezione. Stanno facendo un lavoro incredibile ed è doveroso un ringraziamento pubblico. Raccolgono, smistano, caricano, hanno un contatto diretto con il coordinamento della Protezione civile, quindi sanno cosa serve e cosa non serve, dove ci sono le criticità maggiori e quindi le necessità impellenti».

Hanno anche creato una pagina facebook che si chiama “EX Q Centro raccolta beni Emergenza Alluvione”. Da qui coordinano e comunicano alla gente di cosa le popolazioni colpite dal ciclone hanno bisogno. Uno degli ultimi aggiornamenti pubblicati era il seguente: «Domani (oggi per chi legge ndc), a partire dalle 8 del mattino, servono braccia per caricare/scaricare merci. Vi aspettiamo numerosi! Contiamo sulla vostra generosità!». Il bilancio di fine serata è questo: dall’Ex-Q sono partiti un Tir, otto furgoni e tre ambulanze carichi di merci con destinazione Terralba, Olbia, Uras, Lu Canale e Solarussa. Di questi ben cinque hanno convogliato gli aiuti verso Torpè. Durante il giorno molte persone hanno continuato a portare materiale nella struttura di via Angioy. A un certo punto è stato anche chiesto uno stop: «Siamo pieni di materiali che non sappiamo dove convogliare. Dobbiamo prima gestire quello che già abbiamo qui stoccato».

Subito dopo la richiesta: «A Torpè servono pannolini, vestiario per bambini 6-12 mesi, biberon, omogeneizzati, stivali di gomma, secchi, stracci, scope, carta igienica, scottex, sale, detersivi e detergenti per mani, tovaglie in plastica, spazzolini e dentifricio, cerotti, bende, garze». E poi ancora alimenti per celiaciI, frutta e verdura, aglio, cipolla, olio in bottiglia, dadi, torce, pile. Niente abbigliamento, solo intimo per bambini e adulti.

In serata un nuovo aggiornamento: «Dopo un lungo briefing si è deciso che domani (oggi per chi legge ndc) riparte la raccolta con orari precisi: dalle 8.30 alle 13. No assolutamente vestiti/scarpe di alcun genere. Abbiamo bisogno solo di coperte, piumoni, tutti i generi alimentari (a lunga scadenza), prodotti per l'igiene, carta igienica, salviettine umidificate, pannolini, scottex, piatti, posate, bicchieri di plastica, detergenti per la casa, sapone, guanti in lattice, attrezzatura da lavoro, secchi, guanti da lavoro, divise da lavoro, bastoni e scope, tira acqua, stufe».

La Caritas turritana ha invece comunicato di essere in contatto con la Caritas diocesana di Tempio-Ampurias, attraverso la quale ha saputo che sono necessari acqua, detersivi, cuscini, materassi, coperte, asciugamani, lenzuola, materiale per la pulizia. «Bisogna organizzarsi con le proprie parrocchie e successivamente contattare la Caritas di Sassari per il trasporto».

Mentre proseguono le iniziative di solidarietà. Topolandia Park ha programmato per venerdì 29 una serata di beneficenza. Il costo del biglietto d'ingresso è di 5 euro a bambino e l’incasso sarà devoluto attraverso la Media Friends "un aiuto per la Sardegna". (na.co.)

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