La Nuova Sardegna

Sassari

L’assessore all’Ambiente: 55 i comuni colpiti dal ciclone

L’assessore all’Ambiente: 55 i comuni colpiti dal ciclone

Consiglio regionale in seduta straordinaria

22 novembre 2013
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CAGLIARI. Il cordoglio, la solidarietà e la conta delle forze in campo. Su questi tre punti il Consiglio regionale ha consumato la sua prima seduta straordinaria sull’emergenza alluvione, per poi approvare la legge che trasferisce i fondi destinati ai gruppi politici alle prime emergenze.

L’assessore. È stato Andrea Biancareddu (Ambiente) a presentare la prima relazione su quanto accaduto al momento del passaggio del ciclone Cleopatra sulla Sardegna. «Abbiamo la certezza che sono 55 i comuni coinvolti. Il numero più alto è nella provincia di Nuoro, 17, poi la Gallura con 10, il Medio Campidano con 8. Sono sette i Comuni in provincia di Cagliari e altrettanti in Ogliasta. Sei nell’Oristanese». L’entità del danno complessivo – ha aggiunto nella breve comunicazione all’Aula – non può essere ancora quantificata «ma tutte le strutture tecniche della Regione sono impegnate per avere un quadro esatto al massimo entro due giorni».

Squadre in campo. Sempre Biancareddu ha detto che la Regione è la prima forza in campo, per poi aggiungere: «Il prefetto Franco Gabrielli voleva mandarci gli alpini, ma si è dovuto ricredere quando ha visto come abbiamo schierato l’Ente foreste e il Corpo forestale. Sin da subito, siamo stati presenti in tutte le emergenze con quasi 900 uomini e 260 mezzi». Dopo aver ricordato anche il contributo fondamentale dei vigili del fuoco, dell’Esercito e dell’Aeronautica, Biancareddu ha ringraziato pubblicamente i volontari: «Sono tantissimi e instancabili. Hanno operato dappertutto con grande professionalità e dedizione». Non a caso, proprio ieri il ministro alla Pubblicazione istruzione Maria Chiara Carrozza ha tributato un riconoscimento pubblico agli angeli del fango, gli studenti: «Sono molto orgogliosa – ha scritto su Facebook – che in Sardegna professori e studenti si siano già attivati, insieme alla Protezione Civile e alle forze dell'ordine, per spalare il fango dalle scuole alluvionate. Questi sono esempi che riscattano l'immagine dell'Italia intera». Un passaggio sottolineato anche dall’assessore Biancareddu: «Sono modelli di fratellanza che uniscono una comunità e la rendono più forte di fronte anche alle emergenze più drammatiche».

Riformatori. Con un comunicato il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, ha sollecitato la Regione a utilizzare «i droni (aerei superleggeri senza pilota) per fare la conta dei danni e anche la vigilanza dei territori travolti dal dissesto idrogeologico». Secondo i Riformatori, «bisogna utilizzare al meglio la tecnologia esistente, per avere subito un conteggio esatto degli effetti devastanti del ciclone Cleopatra sulla Sardegna». Per Cossa, «con i droni sarebbero molto più rapidi i tempi dei sopralluoghi e la rapidità degli accertamenti darebbe la certezza alle popolazioni colpite di poter essere risarcite in fretta o comunque senza subire la beffa che hanno subito altre province (a Cagliari gli idennizzi sono attesi anche da quattro anni) colpite da altre calamità naturali. Infine, i Riformatori hanno anche la certezza che «i droni potranno essere utilizzati in futuro per il controllo a tappeto del territorio».

Commemorazione e dibattito. È stato il presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, a commemorare in forma solenne le sedici vittime dell’alluvione. Si è commossa quando ha ricordato i nomi dei morti e in particolare nel momento in cui ha pronunciato, con un filo di voce, quelli dei due bambini: Enrico e Morgana, «sono i nostri angeli saliti in cielo». Subito dopo Claudia Lombardo ha aggiunto: «Questa è purtroppo un’assurda tragedia che nessuno potrà mai dimenticare e resterà per sempre una ferita aperta in ogni sardo». Dopo i cinque minuti di sospensione in segno di lutto. La seduta è ripresa con il dibattito. I capigruppo di Pd e Pdl, Giampaolo Diana e Pietro Pittalis, e gli altri hanno annunciato che «i loro partiti non sarebbero intervenuti in segno di solidarietà per le vittime e per una Sardegna che continua a soffrire». Per gli scontri sul ritardo negli interventi e sulle questioni urbanistiche ci saranno altre occasioni. Soprattutto quando a riferire in aula lo stato degli interventi sarà il presidente della Regione, e potrebbe essere la prossima settimana.

Oltre a Paolo Maninchedda del Partito dei sardi, che ha polemizzato con il prefetto e capo della Protezione civile Franco Gabrielli, è intervenuta Claudia Zuncheddu (Sardigna libera): «Prima poi anche questo Consiglio dovrà occuparsi di come dobbiamo difendere la Sardegna dagli assalti degli speculatori». (ua)

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