La Nuova Sardegna

Sassari

Nurra, la pulizia solo nei canali primari

di Gianni Olandi
Nurra, la pulizia solo nei canali primari

Nonne (consorzio di bonifica): siamo al lavoro da alcuni mesi ma servono fondi e aiuti dei proprietari

26 novembre 2013
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ALGHERO. La tragedia che ha colpito l'Isola con il passaggio del ciclone Cleopatra ha suscitato preoccupazione anche in quei territori dove non ci sono stati vittime e devastazioni. Un'area che presenta alcune fragilità è anche quella a nord ovest della Sardegna e la vasta zona della riforma agraria rappresentata dalla Nurra algherese dove esiste una vasta rete di canali la cui scarsa manutenzione potrebbe essere fonte di esondazioni e quindi un serio problema idrogeologico che potrebbe coinvolgere le tante aziende agrarie che si trovano nel territorio.

Mario Nonne, vice presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra interviene per sottolineare, ma anche per tranquillizzare e informare gli abitanti dell’agro, che «l’Ente sta provvedendo gia da alcuni mesi alla pulizia dei canali primari di competenza, canali che sino allo scorso anno erano di gestione dell’Agenzia Laore e che dal 2012 sono passati nelle competenze del Consorzio di Bonifica della Nurra». Nonne segnala che l'intervento sta avvenendo attraverso un progetto finanziato dalla Regione che è nella fase operativa anche se soltanto in parte in quanto il finanziamento iniziale non copre l’intera pulizia della rete scolante del territorio di Alghero. I lavori, al momento riguardano la pulizia dei canali primari e saranno ultimati nei prossimi mesi. Ma dal rappresentante del Consorzio giunge la segnalazione che per concludere l'opera in modo adeguato occorrerebbero altri finanziamenti ma soprattutto la collaborazione dei proprietari dei terreni. «La pulizia - afferma Nonne - sta avvenendo e verrà completata solo nei canali primari e (finanziamento permettendo) nei canali secondari, mentre per i canali interni alle proprietà e necessario che i titolari dei terreni intervengano personalmente a ripristinare canalizzazioni che a suo tempo erano state realizzate e che, purtroppo, nel corso degli anni sono state annullate dagli stessi proprietari per motivi diversi dei quali non è questa l'occasione per entrare nel merito. E' invece certo che la funzionalità di quei canali deve essere ripristinata ed è quindi fondamentale che ognuno faccia la sua parte nei propri terreni».

Lo stesso Nonne invita i proprietari in questione a collaborare con l’amministrazione del Consorzio e con i suoi tecnici anche dal punto di vista tecnico informativo comunicando agli situazioni di priorità che nell’immediato possono essere realizzate dall’Ente compatibilmente con i fondi a disposizione. Per quanto riguarda l'area urbana va ricordato che l'ultimo episodio di alluvione si verificò nel 1992, quando dai monti di Villanova scese a valle una valanga di acqua che provocò danni consistenti.

Allora fu accertato che gran parte di responsabilità era da imputare ai canali di sfogo e alle canalette delle cunette, intasati da ogni genere di rifiuti.

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