La Nuova Sardegna

Sassari

Doppi incarichi, medico rinviato a giudizio

di Luca Fiori
Doppi incarichi, medico rinviato a giudizio

Due colleghe accusate di truffa per la stessa vicenda sono state prosciolte ma da un diverso giudice

27 novembre 2013
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SASSARI. Un’indagine della Procura li aveva fatti finire nei guai tutti insieme con l’accusa di truffa. Ma le posizioni di cinque medici sassaresi, accusati di aver percepito due stipendi dalla Asl, inducendo l’azienda in errore perché avrebbero omesso di dichiararsi incompatibili, si sono inspiegabilmente divise dopo la conclusione delle indagini preliminari e preso strade diametralmente opposte. Così lontane che per due delle dottoresse indagate, Maria Giovanna Piluzza e Lucia Piras, ieri mattina il giudice delle udienze preliminari Maria Teresa Lupinu ha deciso per il non luogo a procedere. «Prosciolte perché il fatto non sussiste», ha deciso il gup accogliendo la richiesta degli avvocati Elisabetta Udassi e Lorenzo Galisai che tutelano i due camici bianchi.

Rinviato a giudizio invece il dottor Giacomino Sanna. Il giudice delle udienze preliminari Antonello Spanu, a differenza della sua collega magistrato, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Elisa Loris e deciso che il medico dovrà affrontare il processo la prossima primavera davanti al giudice Salvatore Marinaro. Secondo l’indagine, che la Procura aveva affidato al Nas, i cinque medici avrebbero svolto la loro attività libero professionale nella struttura di assistenza socio-sanitaria San Giovanni Battista di Ploaghe e contemporaneamente indossato anche il camice della guardia medica, senza dichiarare la loro condizione. Gli avvocati Udassi e Galisai hanno però dimostrato che – per stessa ammissione dell’istituto di Ploaghe – durante il periodo contestato la convenzione tra il San Giovanni Battista e la Asl non era regolare «in quanto risultava non in regola il documento unico di regolarità contribuitva (durc). I prossimi giorni la decisione sul rinvio a giudizio dovrà essere presa per gli altri due medici finiti nell’inchiesta: Fabiana Mannu e Paola Galistu. Per la prima la decisione spetterà ancora la gup Spanu, per la seconda a un terzo gup, Carla Altieri.

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