La Nuova Sardegna

Sassari

Valledoria, il Natale porta tante cartelle esattoriali

di Giulio Favini

Pioggia di avvisi di pagamento del Comune per Ici e Tarsu arretrati Bisogna saldare entro dieci giorni dal ricevimento o arriva l’ufficiale giudiziario

30 novembre 2013
3 MINUTI DI LETTURA





VALLEDORIA. A ridosso delle feste natalizie, che anche quest’anno, a causa della crisi, le famiglie saranno costrette a vivere in tono minore, nelle case stanno arrivando delle lettere spedite da Comune. E non sono buone novelle, anzi tutt’altro: le buste contengono un’intimazione a pagare cartelle esattoriali, per tributi comunali arretrati come la tassa sui rifiuti e l’ Ici che addirittura risalgono in alcuni casi al 1999. E i tempi per mettersi in regola sono strettissimi: entro e non oltre dieci giorni dal ricevimento. Ma c’è un’altra tegola. Se il pagamento non avverrà nei termini prescritti, infatti, il Comune provvederà al pignoramento presso terzi.

«Sono disperata – dice una vedova del paese che può contare solo su 400 euro al mese –: come faccio a pagare una cartella di oltre 7mila euro entro dieci giorni, se soldi non ne ho?». E poi non è nemmeno ceerto che i cittadini destinatari siano morosi: c’è chi assicura di aver versato regolarmente in passato.

Ma la cosa assurda e che negli avvisi di pagamento non è prevista alcuna agevolazione, ad esempio una rateizzazione: o si paga in un'unica soluzione oppure scatta il provvedimento di pignoramento.

Insomma, il Comune si comporta peggio di “Equitalia”. Almeno la tanto contestata società di riscossione prevede la dilazione dei pagamenti, e ora con la riforma attuata con il Decreto Fare, c’è anche l’abbattimento degli interessi.

Invece, il comune di Valledoria è intransigente, tutto subito ed entro pochi giorni. Eppure, pare che la stessa amministrazione non sia così solerte nei pagamenti nei confronti di alcune cooperative sociali che svolgono il proprio lavoro nel servizio socio assistenziale e che non ricevono il pagamento delle relative fatture mensili dal mese di giugno scorso. A fronte di ciò, alcuni assistenti domiciliari (della società cooperativa Lo Quarter) hanno comunicato alle rispettive cooperative la difficoltà nel continuare la prestazione d’opera non potendo anticipare le spese per recarsi sul posto di lavoro. Questo comporta a sua volta che anziani minori e disabili riportino disagi nella copertura del servizio.

«Non sono a conoscenza del problema del mancato pagamento alle cooperative sociali degli emolumenti – dice l’assessore al bilancio Pietro Satta –. Per quanto invece riguarda le richieste di pagamento della Tarsu e dell’Ici degli anni addietro, prima dobbiamo verificare se i cittadini sono realmente morosi. Per questo, dico che è necessario rivolgersi all’ufficio tributi o al mio ufficio. Certo che prima di mandare a casa dei nostri cittadini l’ufficiale giudiziario valuteremo caso per caso. Inoltre, - conclude l’assessore Satta – se ce ne saranno i presupposti, nel 2014 cercherò di proporre un condono per alcune somme».

Intanto, i cittadini si stanno mobilitando presso associazioni, sindacati e singoli avvocati per verificare se le cartelle di pagamento siamo legittime e gli importi dovuti e se siano state emesse nel rispetto del procedimento amministrativo. E nel frattempo i contribuenti auspicano che, dietro la richiesta di presunti arretrati, non si celi, come è accaduto negli anni precedenti, la solerzia di qualche funzionario. Come si sa, i dipendenti comunali per essersi adoperati a recuperare somme non riscosse ricevono premi di produttività.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative