La Nuova Sardegna

Sassari

il presidio

I Forconi invadono piazza d’Italia

I Forconi invadono piazza d’Italia

In centinaia hanno protestato contro tassazione e governo

10 dicembre 2013
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SASSARI. Una bara con su scritto «commercianti», l’elenco delle tasse dovute e la conclusione «tassazione al 68 per cento, assassini del lavoro» è il simbolo a Sassari della manifestazione “L’Italia si ferma” che ha interessato in contemporanea varie piazze italiane e, nell’isola, anche Cagliari.

In piazza d’Italia in un presidio, con circa duecento persone, sono stati distribuiti volantini e affissi striscioni: «Ci hanno accompagnato alla fame, hanno distrutto l’identità di un Paese, hanno annientato il futuro di intere generazioni» e «Sovranità monetaria», si legge in alcuni degli stricioni esposti. Tra i manifestanti presenti in piazza il Movimento artigiani e commercianti sardi, i sostenitori della zona franca integrale, studenti.

Sui gradini del Palazzo della Provincia sono stati poggiati i disegni di tre bare, con su scritto «Istruzione», «Lavoro», «Famiglia» è una quarta con la data di oggi e la scritta «L’inizio della fine della crisi».

Le richieste dei manifestanti, sotto lo slogan «Ribellarsi è un dovere», sono in particolare in materia tributaria: l’abolizione di Equitalia e la costituzione di un’agenzia sarda delle entrate, oltre a una moneta complementare all’euro.

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