La Nuova Sardegna

Sassari

Il papà di Claudia: mai più tragedie simili

di Nadia Cossu
Il papà di Claudia: mai più tragedie simili

I genitori della ragazza travolta da un’auto hanno incontrato il sindaco: «Abbiamo chiesto un intervento in quella strada»

11 dicembre 2013
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Ha un filo di voce Donato Mura mentre racconta perché insieme alla moglie Milena ha voluto incontrare due giorni fa il sindaco di Sassari.

Donato è il padre di Claudia, la studentessa di 18 anni travolta e uccisa da un’auto lo scorso 30 novembre mentre camminava nella cunetta di via Milano insieme a un’amica. «La nostra battaglia ora sarà quella di fare in modo che non si ripetano più tragedie simili in quella strada». E piange, Donato. Piange perché la perdita di una figlia è un dolore che ti strappa l’anima e allora devi trovare una ragione per andare avanti. «La nostra è quella di impedire che altri ragazzi possano morire in quel modo». E per questo, marito e moglie lunedì mattina hanno chiesto di essere ricevuti da Gianfranco Ganau. «Siamo stati accompagnati al piano di sopra dall’assessore Monica Spanedda, è stata molto gentile con noi. Dopo pochi minuti ci ha raggiunto il sindaco. Ci hanno detto di aver seguito da vicino la vicenda e hanno confermato che in città ci sono diverse strade molto pericolose. Li abbiamo invitati a passare in quella zona il venerdì e il sabato, i ragazzi si siedono per terra, non ci sono marciapiedi, a volte la cunetta è persino ostruita dalle macchine in sosta. Basterebbe anche soltanto un guardrail che delimitasse la carreggiata e impedisse alle auto di sostare negli unici spazio disponibili per i pedoni». Hanno voglia di combattere, i genitori di Claudia, e la loro tenacia ha ottenuto già un primo impegno da parte degli amministratori comunali, in testa il sindaco: «Ci hanno garantito che discuteranno del problema nella prossima riunione di giunta. Abbiamo chiesto di essere aggiornati».

Un’arteria trafficata tutti i giorni, dove le auto viaggiano a velocità sostenuta, dove un attimo di distrazione può rivelarsi fatale e dove, di conseguenza, è necessario intervenire al più presto. Donato e Milena qualche giorno fa hanno lasciato una rosa rossa nel punto in cui la loro bellissima figlia ha perso la vita. «Andava spesso dall’amica che abita in via Milano e restava anche a dormire da lei. Quella sera erano appena uscite e stavano andando a prendere l’autobus per raggiungere il centro, poi mia figlia si è accorta di aver dimenticato il cellulare a casa della sua amica e sono tornate indietro per prenderlo. Erano quasi davanti al cancello quando è arrivata quella macchina...».

Claudia studiava al liceo classico Azuni, era una studentessa modello, la sua passione era il greco. Il giorno prima dell’incidente il padre era andato ai colloqui con gli insegnanti: «Un solo rimprovero le hanno fatto: suggeriva troppo ai compagni». Era una ragazza generosa, aveva bisogno di dare agli altri, di condividere emozioni. «Ora faremo il possibile perché via Milano diventi una strada più sicura – conclude Donato – e aver incontrato l’amministrazione comunale ci dà più forza». Intanto, ieri mattina, è stato rimosso dalla cunetta il cespuglio che ostacolava il passaggio dei pedoni nel punto in cui Claudia è stata investita.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative