La Nuova Sardegna

Sassari

Ganau: la Ztl non si tocca, basta attacchi

di Giovanni Bua

Duro faccia a faccia tra il sindaco e il Centro Democratico. Piana: «Ci lascia solamente la via del referendum cittadino»

12 dicembre 2013
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SASSARI. «La Ztl non si tocca. È un obiettivo di mandato raggiunto. Messo in discussione da un alleato che aderisce da tempo alla coalizione di centro sinistra che dal 2005 amministra questa città: il Centro Democratico. Ogni ulteriore confronto potrà essere affrontato solo in sede di tavolo di alleanza». Mostra i muscoli il sindaco Ganau, che ieri mattina ha ricevuto insieme alla giunta una delegazione del comitato “ritorniamo in centro” guidato dalla delegazione Cd formata dal coordinatore cittadino Tore Piana e dal quello provinciale Nino Marginesu. Mostra i muscoli e la “butta in politica”, facendo chiaramente capire che esiste un limite ben preciso alle critiche che è disposto ad accettare da un alleato, ed è delimitato dalle strisce blu che racchiudono la zona a traffico limitato del centro cittadino. Che non solo non si tocca, ma (a quanto riferisce Piana) potrebbe essere inasprita sotto Natale. Con il sindaco che sottolinea come «anche prima dell'istituzione dell'Area Blu, il centro veniva chiuso al traffico in quello stesso periodo e durante le ore di apertura dei negozi, proprio a causa di una viabilità congestionata».

Un atteggiamento di chiusura totale che fa imbestialire il Centro Democratico. Con Tore Piana che, uscendo dalla sala giunta, tuona: «Tutto come previsto, l'amministrazione non accetta il confronto e non vuole ascoltare il lamento di una parte dei suoi cittadini che soffrono. Ora con più determinazione e senza nessun indugio andiamo dritti a proporre il referendum comunale unico sistema per sapere come la pensano i cittadini sassaresi, sempre che si decidano a renderlo possibile». Sulla stessa linea Nino Marginesu: «Non accetto di sentirmi dire che facciamo le nostre proposte per fini elettoralistici. Noi non mettiamo in discussione la nostra lealtà alla coalizione di centrosinistra, ma questo non ci impedirà di portare avanti una battaglia giusta per il bene della città. Quando la Ztl venne approvata noi non esistevamo, non c’è nessuna firma di Cd sotto questo provvedimento. Che siamo convinti sia dannoso e sbagliato».

Critiche rimandate al mittente su tutta la linea dall’amministrazione. Con Ganau che sottolinea come: «Le richieste avanzate nei giorni scorsi sono le stesse che da almeno due anni vengono avanzate da quella parte di commercianti che non vogliono e non credono nella Ztl. Noi diamo la massima disponibilità al confronto, ma non faremo nessun passo indietro né sulla perimetrazione della Ztl, né sulle fasce orarie attualmente in vigore».

Chiusura confermata per un’alta delle riochieste “pesanti” del comitato anti-Ztl: l'inversione del senso di marcia in viale Italia. Modifica bocciata, con l’amministrazione che cala sul tavolo uno studio commissionato un anno fa a Italo Meloni, ingegnere trasportistico di Cagliari.

Sulle altre proposte poi: «Noi siamo assolutamente favorevoli all'istituzione di nuove aree – spiega il sindaco - ma tutti gli studi confermano che l'attraversamento automobilistico sull'asse di via Brigata Sassari non porterebbe alcun giovamento al commercio di quella zona».

Infine il problema della sicurezza e dell'utilizzo dei parcheggi realizzati a contorno della Ztl: «I dati delle forze dell'ordine – spiega il sindaco – confermano che Sassari rimane una delle città di Provincia più sicure e che i dati relativi all'accesso delle auto nei parcheggi interrati della Saba sono confortanti: rispetto al 2012 piazza Fiume ha registrato nell'arco delle 24 ore un +5 per cento in più rispetto all'anno precedente, mentre l' Emiciclo Garibaldi un più 2 per cento. A queste si aggiungono le cifre diffuse dall'azienda trasporti pubblici cittadina: 1 milione e 300mila passeggeri in più negli autobus che attraversano il centro, pari al 15 per cento in più rispetto a quando accadeva prima della Ztl».

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