La Nuova Sardegna

Sassari

Finta bomba davanti al Banco e tre tentativi di rapine, arrestato un 32enne di Sassari

di Gianni Bazzoni
Finta bomba davanti al Banco e tre tentativi di rapine, arrestato un 32enne di Sassari

In carcere è finito Ilario Marini: il giovane è stato incastrato dalle telecamere della banca dove aveva depositato il falso ordigno - FOTO

14 dicembre 2013
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SASSARI. L’allarme bomba doveva servire per tenere impegnate le forze dell’ordine mentre lui metteva a segno le rapine dall’altra parte della città, nel quartiere Latte Dolce, tra via Bottego e via Chiarini. In realtà è diventato l’elemento decisivo per arrivare direttamente a lui: Ilario Marini, 32 anni, sassarese, un po’ di precedenti per reati contro il patrimonio e la persona. E la fissa per le finte bombe: a fine febbraio 2012 aveva chiamato dal suo cellulare per annunciare una carica di tritolo davanti alla sede di Equitalia. A settembre di quest’anno, in occasione della visita in Sardegna di Papa Francesco, era stato ancora lui a telefonare al 115 per preannunciare la presenza di un’auto bomba all’aeroporto di Elmas. Anche in quella occasione era stato individuato e denunciato.

Una vita movimentata, non certo fortunata quella di Ilario Marini, che in più di una occasione ha anche rischiato di morire: una volta ferito da un colpo di pistola esploso dalla polizia a Sant’Orsola, un’altra - più recente - dopo essere stato accoltellato in una lite.

Ora di nuovo protagonista. Gli agenti della Digos, dopo avere visionato le immagini della telecamera del Banco di Sardegna di piazza Castello, hanno intuito che potesse trattarsi ancora di Ilario Marini. Insomma, pochi dubbi che non fosse lui l’uomo che alle 16,30 di giovedì ha lasciato l’involucro (un sacchetto di plastica con due bombolette collegate a dei fili e un carica batterie). Alle 23 di giovedì è stato arrestato per le tre tentate rapine e procurato allarme. E sono stati chiariti meglio tutti gli aspetti della movimentata serata.

Rapina/1. La prima scatta quando sono passate da poco le 18: un uomo a viso scoperto entra nel negozio di oggettistica in piazza Bottego. Ha in mano un coltello, minaccia la commessa ma si rende conto che c’è troppa gente. E a un certo punto scappa.

Rapina/2. Il rapinatore solitario si sposta di pochi metri, entra nella parafarmacia: tiene in pugno il coltello, la donna prende tempo, cerca di non perdere la calma e riesce anche a comporre il numero del 113. L’uomo perde la testa, rovescia tutto quello che trova sul bancone, compreso il registratore di cassa. Poi si allontana di corsa senza prendere niente.

Rapina/3. Passano i minuti e Ilario Marini ricompare. Tra via Bottego e via Chiarini, al supermercato Cobec-Sisa. Entra deciso, ha sempre il coltello, c’è parecchia gente nel negozio. Un commesso cerca di fermarlo, nasce una colluttazione, resta lievemente ferito. Il rapinatore fugge.

Il fermo. Gli uomini della Digos, guidati dal dirigente Mario Carta, hanno già visto le immagini e cercano Ilario Marini. Sotto casa, alla vista dei poliziotti scappa, si rifugia in una tabaccheria in via Leoncavallo. Arrivano anche gli agenti delle volanti e della sezione Antirapine della squadra mobile (guidati dal dirigente Bibiana Pala). Ilario Marini esce con le mani alzate, lascia cadere l’arma. Viene portato in questura e arrestato.

Rapina/4. Negli stessi momenti scatta la quarta rapina, al Compro Oro di via Grazia Deledda. Stavolta Marini non c’entra. Un bandito con la scusa di vendere degli oggetti si fa aprire dalla titolare. La minaccia con la pistola e si fa consegnare il contenuto di una cassaforte: 60mila euro tra contanti e oggetti d’oro. Fuori l’attende un complice in auto. Le indagini sono in pieno svolgimento, acquisite le immagini di diverse telecamere.

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