La Nuova Sardegna

Sassari

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Sequestrata una villa a Stintino

Indagine nazionale della Dda sugli appalti Asl a Caserta: 10 indagati

18 dicembre 2013
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SASSARI. C’è anche una villa a Stintino tra i beni immobili sequestrati dai carabinieri di Caserta nell’ambito di una inchiesta della Dda sugli appalti per le pulizia in alcuni ospedali e comuni del casertano. Il valore totale è di circa 30milioni di euro, dieci gli indagati finiti agli arresti domiciliari. Tra i destinatari delle ordinanze emesse su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli c’è anche Angelo Grillo, 63 anni di Marcianise, imprenditore del settore delle pulizie considerato vicino al clan Belforte dei Marcianise. E proprio nella disponibilità di Grillo sarebbe la villa sequestrata a Stintino, che risulterebbe riferita a una società con sede in Lussemburgo di proprietà occulta dell’indagato (che si trovava già in carcere dal 7 novembre nell’ambito della prima fase dell’inchiesta sugli appalti Asl di Caserta).

Tutti gli indagati risultato intestatari di beni mobili e immobili, di società e di conti correnti bancari individuati in diverse zone del territorio nazionale (oltre la villa a Stintino, sono coinvolte le realtà di Caserta, Roma e Livorno) e in Lussemburgo. I beni sono stati tutti sottoposti a provvedimento di sequestro preventivo. Le società finite nell’inchiesta si sarebbero aggiudicate appalti in varie città d’Italia nel settore della raccolta dei rifiuti e della vigilanza. Per quanto riguarda il territorio della provincia di Sassari e la Sardegna più in generale non risultano coinvolgimenti negli appalti in odore di camorra. L’unico riferimento è alla villa acquistata a Stintino con un giro di denaro che porterebbe, appunto, alla società in Lussemburgo.

L’operazione è stata eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta guidati dal maggiore Alfonso Pannone e segue il blitz del 7 novembre riguardante una vicenda di appalti in alcuni ospedali di Caserta concessi a imprese ritenute vicine ai clan. (g.b.)

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