La Nuova Sardegna

Sassari

Arresto “in scadenza”, riapre il Tribunale

di Andrea Massidda
Arresto “in scadenza”, riapre il Tribunale

Singolare processo per direttissima celebrato la mattina di Santo Stefano: richiamate venti persone

28 dicembre 2013
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SASSARI. Che cosa stesse cercando alle quattro del mattino del giorno di Natale all’interno del Centro nazionale di ricerca è ancora tutto da chiarire. Mentre è certo che per assicurare le garanzie di legge al ventiseienne arrestato dai carabinieri a Baldinca in quasi flagranza di reato è stato necessario riaprire letteralmente il palazzo di giustizia la mattina di Santo Stefano. E quindi richiamare a lavoro una ventina di persone più o meno in vacanza. Tutte persone reperibili, ovvio. Ma che - è facilmente presumibile - si sono ritrovate all’ingresso del tribunale senza fare i salti di gioia, lasciando i familiari e gli amici con ancora qualche regalo da scartare, lauti banchetti da consumare e megatombolate già allestite.

Il codice di procedura penale, tuttavia, parla chiaro: l’arresto va convalidato entro 48 ore. E quando, come in questo caso, l’accusato di tentato furto, resistenza e minacce a pubblico ufficiale è stato metaforicamente sorpreso con la pistola fumante in mano , si celebra anche il processo con il rito direttissimo. Così, a conti fatti, non si è potuto far altro che chiamare i vigilantes di guardia all’ingresso del palazzo di giustizia, accendere i metal detector e cominciare l’udienza in una situazione surreale. In aula c’erano l’imputato accompagnato da tre agenti della polizia penitenziaria e dal suo avvocato Giovanni Policastro, il pubblico ministero Giovanni Porcheddu, i quattro carabinieri del nucleo radiomobile che hanno proceduto all’arresto, almeno tre impiegati per la cancelleria del tribunale e altrettanti per la cancelleria della procura della repubblica, e - naturalmente - il giudice monocratico (nello specifico Teresa Castagna) assieme alla propria assistente. Alla fine il difensore del giovane ha chiesto i termini a difesa per esaminare gli atti. La prossima udienza è stata fissata per l’8 gennaio.

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