La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, l’addio a Don Tanca: un prete speciale

di Vannalisa Manca
Sassari, l’addio a Don Tanca: un prete speciale

Si sono svolti i solenni funerali dello storico parroco della basilica del Sacro Cuore scomparso il giorno di Natale

28 dicembre 2013
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SASSARI. Aveva un sorriso e una parola d’affetto per tutti, per i bambini e gli scout era un sacerdote speciale, per gli anziani un amico, per gli ammalati era l’uomo del conforto: don Salvatore Tanca, monsignore parroco emerito della chiesa del Sacro Cuore, nel rione di Monte Rosello, si è spento nel giorno di Natale e ieri gli sono stati tributati gli onori con un funerale solenne, nella funzione presieduta dal vescovo padre Paolo Atzei.

Una messa concelebrata da numerosi sacerdoti arrivati da ogni parte del territorio, e nella chiesa una folla infinita ha assistito commossa alle esequie.

Don Tanca era veramente un prete speciale, che è stato amato dai suoi parrocchiani e dalle comunità del territorio. Originario di Thiesi, aveva 84 anni ed era sacerdote da 61, dopo l’ordinazione da parte del vescovo Arcangelo Mazzotti, quando era un ragazzo di 23 anni. Nominato vice parroco a Santa Caterina, poi parroco di Sant’Apollinare, quindi rettore del Seminario, parroco di Bonorva e poi per ben 28 anni è stato nominato alla guida della chiesa del Sacro Cuore, che, nel 1980 è stata elevata alla dignità di basilica minore. Ha rappresentato un’istituzione per il popoloso quartiere di Monte Rosello, proprio come lo fu il suo predecessore don (dottor) Antonio Piga. Don Tanca ha continuato a reggere la parrocchia sino a qualche anno fa, quando andando in pensione alla soglia degli 80 anni, ha scelto però di continuare il suo ministero come collaboratore cappellano all’ospedale civile.

Nel suo animo c’era un solo pensiero: dedicarsi agli altri, come ha ricordato ieri l’arcivescovo rimarcando che era un uomo “molto distratto da sè”, vista la sua discrezione e il suo spirito di abnegazione unico. Era anziano, ma la sua chiesa era sempre “aggiornata”, stuoli di scout gli stavano intorno (lui era assistente del Masci), e con i bambini sapeva comunicare in modo sorprendente.

Un prete autentico - ha detto padre Paolo Atzei -, stimato per sapienza di vita, dignità e nobiltà d’animo, carità pastorale. Ha dedicato la sua opera ai poveri e agli ammalati e sino alla fine ha servito la Chiesa. Nel giorno dell’antivigilia di Natale aveva accusato un malore ed era stato ricoverato in quell’ospedale dove da anni portava il suo sorriso ai pazienti. La mattina del 25 dicembre quello sguardo sorridente si è velato e don Tanca ha cessato la sua vita terrena. Ieri, al termine dei funerali, la salma è stata accompagnata a Thiesi, per la sepoltura nella tomba di famiglia.

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