La Nuova Sardegna

Sassari

Nove milioni per il rilancio turistico

di Salvatore Santoni
Nove milioni per il rilancio turistico

Sorso, pubblicato il bando d’appalto integrato: lavori dalla Rotonda fino ad oltre il fiume Silis e chilometri di piste ciclabili

09 gennaio 2014
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SORSO. Con la pubblicazione del bando d’appalto integrato, è stato posto il primo tassello della valorizzazione del litorale di Platamona. Saranno 9 i milioni di euro pubblici a disposizione per la progettazione e realizzazione dei lavori sulle numerose discese a mare presenti dalla Rotonda e fin oltre al fiume Silis, passando per il fiore all’occhiello dello stagno e declassando la strada litoranea, che verrà affiancata da chilometri di piste ciclabili. Entro aprile si conoscerà il nome del probabile vincitore che realizzerà i lavori e che potrà sub-appaltare qualcosa come 3,6 milioni di lavori. L’investimento che la Regione ha fatto nel nord ovest trova giustificazione nei frutti della pianificazione strategica, sia comunale sia intercomunale, che ha ricondotto in un’unica cornice tutti gli interventi programmati negli anni, per dare continuità e omogeneità progettuale alle infrastrutture del Sassarese. Ecco quindi come un finanziamento di 9 milioni di euro concesso al Comune di Sorso sarà strategico per l’intera area vasta di Sassari.

«Con questo intervento, finanziato con fondi regionali, potremo far fare un salto di qualità all’intera fascia costiera del Comune di Sorso e più in generale a tutta l’area di Platamona compresi la pineta e lo stagno retrostanti le spiagge», commenta il sindaco Giuseppe Morghen.

L’accordo di programma. Dopo l’iter avviato in giunta fin dal 2010, il presidente Cappellacci sottoscrisse un accordo di programma nel dicembre 2011 insieme con il presidente della provincia e il sindaco di Sorso. Con quel documento si stanziarono i fondi previsti dalla legge regionale 5/2009, vale a dire per il finanziamento di servizi alle attività produttive. In seguito, fra tutti i concorrenti del concorso d’idee internazionale, indetto per progettare sia il nuovo lido Iride sia tutte le restanti infrastrutture della costa, fu scelto quello dello studio Marzorati di Milano. Quando ormai l’arrivo dei quattrini era dato per imminente, arrivò invece il ricorso davanti al Tar presentato dal secondo classificato – l’architetto Sebastiano Gaias, di Macomer – che fu riconosciuto vincitore per irregolarità negli elaborati del primo in graduatoria. «Sembrerà paradossale ma con questa sentenza si accorceranno i tempi», dichiarò ad agosto 2012 il sindaco Morghen.

Cosa cambia. In generale, i lavori saranno indirizzati soprattutto in opere di riqualificazione. L’idea è di garantire una serie di servizi adeguati alle esigenze del turismo e della balneazione ma nel pieno rispetto dell’ambiente. L’obiettivo conclamato è il ripristino e la rinaturalizzazione delle varie discese a mare in modo da garantire la salvaguardia delle dune, convogliando il flusso dei bagnanti su passerelle di legno per limitare il calpestio della sabbia, in coerenza anche con il Pul (Piano utilizzo dei litorali), che attende di essere licenziato dalla Regione per entrare in vigore. Ci sono poi tutti gli interventi legati alla valorizzazione ambientale del sito d’interesse comunitario (Sic) dello Stagno di Platamona, nel tempo diventato un’oasi naturalistica. In particolare, la spina dorsale del progetto è la riqualificazione della Strada provinciale 81, la litoranea di Platamona che nel periodo estivo – anche a causa dei parcheggi selvaggi – diventa un inferno. I lavori consentiranno il decongestionamento del traffico verso le discese a mare, dirottando il traffico a monte, e quindi le strade provinciali 25 e 48. Ci saranno quindi percorsi pedonali e ciclabili che andranno a integrarsi con parcheggi dedicati e anche gli impianti d’illuminazione saranno votati all’ambientalismo: i progettisti hanno puntato molto su risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento luminoso. Inoltre, verrà realizzata una rotatoria all’ingresso della prima discesa mare.

La tempistica. Il 15 aprile prossimo scade il termine per le offerte e due giorni dopo si saprà il nome del vincitore che, una volta superate le verifiche di fronte alla conferenza di servizi (anche apportando eventuali variazioni richieste dall’amministrazione), avrà 60 giorni di tempo per presentare il progetto esecutivo. A quel punto, la strada sarà tutta in discesa: affidamento lavori e 600 giorni di tempo per la realizzazione delle opere.

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