La Nuova Sardegna

Sassari

«Quella finestra non deturpa il paesaggio»

di Andrea Massidda
«Quella finestra non deturpa il paesaggio»

Alghero, il Tar condanna ministero dei Beni culturali e Comune per aver negato un’autorizzazione

20 gennaio 2014
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ALGHERO. Aveva ottenuto dal Comune di Alghero l’autorizzazione a sanare una finestra realizzata nel suo appartamento di Fertilia, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Ma l’ente locale, recependo in maniera acritica il parere negativo della Soprintendenza competente, ad agosto glielo aveva di fatto revocata con un provvedimento che mercoledì scorso il Tar ha tuttavia ritenuto illegittimo e quindi nullo, dando ragione alla proprietaria dell’abitazione, Maria Gabriella Cinellu, la quale - assistitita dall’avvocato Giacomo De Martini - aveva subito presentato ricorso.

Tanto per cominciare, secondo la seconda sezione del Tribunale amministrativo della Sardegna, presieduta dal magistrato Francesco Scano, la Soprintendenza si era pronunciata sulla vicenda assai poco tempestivamente, o quantomeno in ritardo rispetto al termine perentorio di 90 giorni. Ragion per cui il parere negativo rispetto all’istanza di sanatoria fatta dalla signora Cinellu era inefficace e quindi nemmeno doveva essere preso in considerazione dall’Ufficio tutela del paesaggio del Comune della città catalana.

Non solo. Sempre secondo del Tar, il Comune di Alghero - anche perché inizialmente si era espresso favorevolmente - una volta ottenuto il parere negativo dalla Soprintendenza avrebbe dovuto motivare autonomamente il diniego, mentre si semplicemente limitato a recepire il parere statale. Parere che, oltre a essere arrivato in ritardo, i giudici amministrativi reputano «illogico e sprovvisto di adeguata motivazione«, non fosse altro altro perché basato su valutazioni che hanno ache fare con l’esttica del palazzo e non con il bene da tutelare, cioè il paesaggio. La sentenza parla esplicitamente di «eccesso di potere per travisamento dei fatti, manifesta illogicità, irrazionalità e ingiustizia». Una bocciatura totale, insomma, considerato che nonsi vede come sul paessaggio «possa realmente incidere l’apertura di una finestra nell’ambito di una struttura edilizia, peraltro di notevoli dimensioni». Va inoltre detto che la finestra in questione era stata realizzata sul retro del palazzo. Morale: ricorso accolto e ministero per i beni culturali e Comune di Alghero condannati al pagamento delle spese di giudizio.

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