La Nuova Sardegna

Sassari

«Ente Foreste, contratto ingiusto»

di Mauro Tedde
«Ente Foreste, contratto ingiusto»

Nulvi, tavolo di coordinamento dei dipendenti per dare gambe alla protesta

21 gennaio 2014
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NULVI. I dipendenti dell’Ente foreste “ribelli” dissotterrano ancora una volta l’ascia di guerra della protesta e tornano all’attacco contro quello quella che definiscono «l’assurda, ingiustificata e illegittima applicazione di un contratto di lavoro privato di diritto privato ai dipendenti dell’Ente Foreste, inapplicabile in un ente pubblico non economico».

I dipendenti regionali chiedono invece da anni un contratto privatistico di diritto pubblico, già adottato per tutti i dipendenti regionali, che sarebbe dovuto essere applicato ai dipendenti dell’Ente Foreste già dalla sua istituzione avvenuta con la legge 24 del 9 giugno 1999. Ma i ribelli se la prendono soprattutto contro i sindacati del settore accusati di essere «quasi sempre cinghia di trasmissione dei partiti politici e che grazie ad assurdi privilegi si sono arroccati sulla secondo loro legittima applicazione del contratto privato e non privatistico in un ente pubblico non economico, contratto che i dipendenti stessi spesso hanno criticato firmando poi (oltre 2.000 firme) la richiesta dell’applicazione del contratto dei dipendenti regionali, visto che lo sono». I dipendenti sottolineano che con il contratto privatistico di diritto pubblico, quello cioè adottato per tutti gli altri dipendenti dell’amministrazione regionale, tutti i lavoratori si ritroverebbero in busta paga circa 300 euro lordi in più al mese anziché quei pochi euro del contratto privato di diritto privato. Il comitato promotore nato all’interno dei lavoratori punta perciò alla costituzione di un sindacato civico costituito dai lavoratori dell’Ente Foreste che crei le condizioni per una vera e attiva partecipazione dei lavoratori del settore così da poter produrre idee dotate di gambe che portino a scelte e decisioni sempre collegiali e sempre condivise. Un tavolo di coordinamento è stato promosso e convocato per il prossimo 22 febbraio a Borore, alle 10 nel locali del Novenario di San Lussorio.

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