La Nuova Sardegna

Sassari

Un convegno svela il futuro delle terapie contro il glaucoma

di Barbara Mastino
Un convegno svela il futuro delle terapie contro il glaucoma

Oculisti da tutta Italia domani nel museo archeologico Femtocataratta, retina artificiale e percorsi diagnostici

30 gennaio 2014
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OZIERI. Alcuni tra i più stimati professionisti e studiosi del campo dell’Oculistica si ritroveranno domani a Ozieri per un congresso internazionale nel quale saranno illustrate e discusse le tecniche più all’avanguardia per la diagnosi e la cura delle malattie retiniche e del glaucoma.

Il congresso, dal titolo “Femtocataratta, retina artificiale e nuove possibilità diagnostico terapeutiche nel glaucoma”, è promosso dall’unità operativa complessa di Oculistica dell’ospedale Segni di Ozieri, diretta dal dottor Francesco Zanetti, e si terrà per tutta la giornata nella sala conferenze del Museo Archeologico Civico alle Clarisse.

Sono tre le sessioni nelle quali sarà diviso l’incontro, che sarà aperto alle 8.30 dal saluto del direttore generale della Asl 1 Marcello Giannico e del sindaco di Ozieri Leonardo Ladu e vedrà la partecipazione dei direttori dei diversi reparti di Oculistica della Sardegna ma anche di ospiti provenienti da ospedali d’oltremare. Tra questi Marco Mura, docente associato del Dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Amsterdam: esperto in patologie della retina. Mura parlerà dell’impianto retinico Argus 2, utilizzato per migliorare le capacità visive di pazienti affetti da gravi malattie come la retinite pigmentosa.

Gli interventi dei relatori verteranno principalmente sulle malattie retiniche e del glaucoma. Si parlerà di Esame Oct, la Tomografia a coerenza ottica, ma anche dei nuovi grandi progressi fatti dalla chirurgia grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie: come l’uso del Femtolaser, «lo strumento - spiega Francesco Zanetti, che terrà la relazione introduttiva e si occuperà, con altri colleghi, della moderazione degli interventi del congresso - che permette di eseguire incisioni perfettamente calibrate sulla cornea e sul cristallino, riducendo se non addirittura annullando gli errori legati a quelle manovre che normalmente vengono eseguite manualmente».

« E’ una tecnica - aggiunge Zanetti - che può essere utilizzata nella chirurgia refrattiva, quindi per la correzione dei difetti di vista, nella chirurgia della cataratta e nei trapianti di cornea».

Oltre a Francesco Zanetti e Marco Mura, sono ben sedici gli specialisti che si avvicenderanno nelle relazioni: a cominciare dai dirigenti medici del reparto del Segni Ivan Satta e Pierpaolo Patteri, rispettivamente responsabile scientifico coordinatore del convegno.

Saranno presenti Francesco Boscia, direttore della Clinica di Oculistica dell’Università di Sassari, la cui unità operativa sarà rappresentata anche da Antonio Pinna; Antonello Cau, direttore del Dipartimento di Chirurgia di Oculistica di Nuoro; Nino De Casa, primario dell’Oftalmologia del Binaghi di Cagliari; Maurizio Fossarello, direttore della Clinica Oculistica dell’ateneo cagliaritano, dalla quale proviene anche il dirigente medico Enrico Peiretti; Michele Loi dell’Oculistica del San Francesco di Nuoro; Giorgio Mattana, responsabile del reparto nella casa di cura Madonna del Rimedio di Oristano; Pierangelo Pintore, responsabile dell’unità operativa Oculistica del presidio di Alghero; Giovanni Satta, responsabile dell’unità operativa dell’ospedale Eastman di Roma; il libero professionista Alain Serru di Nuoro; il direttore del “Policlinico Città di Quartu”Sergio Solarino; Federico Solignani dell’ospedale di Desio; il direttore della clinica oculistica Villa Donatello di Firenze Silvio Zuccarini.

Professionisti e studiosi stimati, chiamati a confrontarsi in un congresso internazionale nella città dove ha sede uno dei reparti di Oculistica più importanti dell’isola.

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