La Nuova Sardegna

Sassari

Il condominio paga le multe degli incivili

Il condominio paga le multe degli incivili

Raccolta differenziata: controlli quotidiani e stillicidio di sanzioni in un complesso con 180 appartamenti

12 febbraio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Abito in un condominio composto da circa 180 appartamenti. Da qualche tempo la polizia municipale del nostro Comune ha inasprito i controlli ai contenitori della raccolta differenziata dei rifiuti presenti nel nostro condominio. Inutile dire che ad passaggio la multa è sempre assicurata! Del resto, è impensabile che tra la raccolta giornaliera dei rifiuti di 180 famiglie, ad un attento controllo, non possa esserci un elemento passibile di sanzione. Chiedo se sia giusto e lecito continuare a pagare queste multe (ripartite tra tutti i condomini attraverso le spese condominiali), non essendoci alcun modo di addebitare l’infrazione a chi effettivamente andrebbe imputata.

La raccolta differenziata è disciplinata con D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 (Norme in materia ambientale), che detta le disposizioni principali in materia, e dai singoli regolamenti comunali per la gestione dei rifiuti. Si tratta sicuramente di un passo avanti in vista di uno smaltimento sostenibile, ma porta con sé una serie di problemi, organizzativi e pratici, specialmente rispetto alla realtà condominiale. In particolare, tra questi vi è l'estrema difficoltà per coloro che svolgono i controlli di riuscire ad identificare in maniera precisa l'autore della violazione delle norme in materia di raccolta differenziata dei rifiuti, data la pluralità dei condomini.

Solitamente, salvo il caso in cui sia possibile affermare con certezza la responsabilità di un determinato condomino e fermo restando che sarebbe necessario conoscere il regolamento comunale in materia, il competente organo comunale emette la multa a carico del condominio, che sarà responsabile verso il Comune per il pagamento della sanzione. L'amministratore, legale rappresentante del condomino interessato, qualora l'accesso allo stabile sia consentito ai soli condomini, potrà includere la multa nel bilancio e, ove questa non identifichi univocamente il responsabile, dovrà ripartirla tra tutti i condomini in base alla quota di ciascuno, come risultante dalla tabella millesimale, in quanto non esiste un colpevole provabile. Nel caso che ci occupa, una soluzione per risalire al responsabile della violazione potrebbe essere quella di installare un sistema di videosorveglianza sulle parti comuni dell’edificio. Tale decisione dovrà essere assunta in assemblea, con delibera condominiale adottata a maggioranza degli intervenuti alla stessa, che rappresentino almeno la metà della proprietà dello stabile. Ciò, naturalmente, nel rispetto di quanto stabilito dalla legge (art. 1122- ter c.c.) e delle precauzioni richieste dal Garante della Privacy.

Pertanto le aree videosorvegliate dovranno essere opportunamente segnalate con appositi cartelli, le immagini registrate potranno essere conservate solo per un periodo di tempo limitato e non dovranno riguardare le aree circostanti, raccomandandosi inoltre la protezione dei dati raccolti con idonee misure di sicurezza.

Avvocato Giuseppe Bassu

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative