La Nuova Sardegna

Sassari

Avvocati, sarà un’astensione «a scacchiera»

di Nadia Cossu

La maggioranza degli iscritti approva la mozione all’assemblea della Camera penale. Si parte martedì

16 febbraio 2014
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SASSARI. Una protesta nel rispetto delle norme e in particolare del codice di autoregolamentazione della astensione dalle udienze. Al termine della assemblea straordinaria degli avvocati di Sassari, che si è tenuta venerdì, la proposta di un’astensione «a scacchiera» (a intervalli) ha avuto la meglio su quella della astensione a oltranza «e quindi fuori dal rispetto delle regole».

La mozione – a conclusione dell’incontro convocato venerdì scorso dalla Camera penale di Sassari “Enzo Tortora” – è stata approvata dalla maggioranza degli iscritti all’Ordine (aderiva anche il sindacato forense Anf).

In sostanza, ferma restando l’adesione a quella già proclamata dall’Oua (Organismo unitario dell’avvocatura) per martedì, mercoledì e giovedì prossimi, gli avvocati di Sassari (penalisti e civilisti) dopo il 20 febbraio non si asterranno dalle udienze in modo continuativo ma con intervalli di almeno due settimane tra un periodo e l’altro: attiveranno insomma una forma di protesta da differenziarsi per il settore penale e quello civile che prevedrà una settimana di astensione e quindici giorni di presenza nelle udienze. «Nel rispetto – spiegano – dei termini di preavviso e durata massima delle astensioni stabiliti dal codice di autoregolamentazione, evitando in questo modo possibili strumentalizzazioni e deligittimazioni della pur sacrosanta protesta contro provvedimenti che attentano a elementari valori e principi costituzionali». Manifestano – gli avvocati sassaresi – piena solidarietà e vicinanza ai colleghi penalisti minacciati di denuncia per interruzione di pubblico servizio e annunciano la possibilità di «adottare ulteriori forme di protesta come la cancellazione dalle liste dei difensori d’ufficio e da quelle degli avvocati abilitati al patrocinio a spese dello Stato». E ancora: «Di adottare nel settore civile, per scongiurare qualsiasi responsabilità dell’avvocato nei confronti del proprio assistito, il cosiddetto “sciopero bianco”».

Alla base dell’esito di questa assemblea straordinaria c’è ovviamente una piena condivisione delle ragioni che hanno spinto tutti gli altri Fori della Sardegna a protestare contro gli ultimi provvedimenti governativi «che costituiscono l’ennesima inaccettabile compromissione del diritto di difesa – spiega Gabriele Satta, presidente della Camera penale di Sassari – dei valori del giusto processo e di diritti costituzionalmente riconosciuti, nonché un ingiustificato e insopportabile attacco all’Avvocatura». Queste istanze saranno portate davanti all’Unione regionale delle Curie e nell’assemblea generale del 18 febbraio.

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