La Nuova Sardegna

Sassari

Giovane inseguito e pestato a sangue

di Nadia Cossu
Giovane inseguito e pestato a sangue

Sassari, in quattro hanno aggredito un 27enne mentre rientrava a casa dopo una serata con gli amici

18 marzo 2014
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SASSARI. Era appena uscito da un locale dove aveva passato il sabato sera con gli amici. Tra le cinque e le sei del mattino un giovane di 27 anni ha attraversato a piedi il centro storico di Sassari: prima via Università, poi piazza Università e infine Largo Porta Nuova. E qui è iniziato l’incubo “che nemmeno ricordo quanto sia durato”.

Il giovane ha sentito dei passi dietro di sè ma non ha fatto nemmeno in tempo a voltarsi perché quelle mani robuste e pesanti stavano già infierendo contro il suo corpo: calci e pugni. Tanti, forti. A tal punto da non dargli nemmeno la possibilità di difendersi, gli aggressori erano almeno quattro o cinque. Contro uno. Il ventissettenne si è accasciato vicino a un bar che si trova proprio in Largo Porta Nuova, “non capivo quello che dicevano, pregavo solo che finisse tutto al più presto”. E pregava soprattutto di non morire in quel modo, massacrato di botte senza avere colpe, senza aver scatenato l’ira di alcuno.

Il giovane, un professionista sassarese, quando ha capito che i delinquenti si erano finalmente allontanati è rimasto piegato su se stesso per un po’ e poi ha raggiunto casa. Si è disteso sul letto ma aveva dolori lancinanti al torace e così a un certo punto si è fatto accompagnare al pronto soccorso dove ci medici gli hanno diagnosticato la frattura di una costola. Poi ha continuato a star male, sputava sangue dalla bocca e così è stato sottoposto ad accertamenti più approfonditi che hanno rilevato anche la perforazione di un polmone. A quel punto è stato disposto il ricovero immediato.

L’episodio è gravissimo, è accaduto in una serata in cui i giovani dovrebbero divertirsi in modo diverso. Il fisico del 27enne ha resistito a tanta violenza ma le cose sarebbero potute finire anche in modo peggiore. Non è la prima volta, d’altronde, che le cronache raccontano di ragazzi picchiati e lasciati in fin di vita.

I familiari hanno presentato denuncia alle forze dell’ordine e il primo passo degli investigatori sarà sicuramente quello di prelevare e visionare le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della Ztl. Nel punto esatto in cui è avvenuta l’aggressione, infatti, c’è l’occhio elettronico puntato su via Arcivescovado e Largo Porta Nuova. La speranza è che dalle immagini di quella telecamera in particolare si riesca a risalire ai responsabili del pestaggio.

Quello di sabato notte è l’ultimo di una serie di episodi violenti la cui frequenza dovrebbe forse richiedere una maggiore presenza di carabinieri e polizia nei punti nevralgici della città. Perché non è concepibile che ai giorni d’oggi qualcuno possa rischiare la vita perché un gruppo di balordi ha necessità di sfogare con la violenza le proprie frustrazioni.

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