La Nuova Sardegna

Sassari

Incursione al Segni, rubati cinque pc

di Barbara Mastino
Incursione al Segni, rubati cinque pc

I ladri si sono introdotti nella notte e hanno portato via gli strumenti informatici per l’uso delle lavagne interattive

20 marzo 2014
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OZIERI. Ha fruttato un bottino di cinque nuovissimi pc portatili l’incursione notturna compiuta la scorsa notte da ignoti nell’edificio sede dei licei Scientifico e Scienze Umane dell’istituto di istruzione superiore Antonio Segni di Ozieri. Il furto è stato scoperto questa mattina all’arrivo del personale, che appena entrato ha trovato i dsitributori delle merendine scassinati e disordine ovunque: segnale di un raid della abbastanza lungo e compiuto in quasi tutte le stanze dell’edificio. I computer rubati - nuovissimi e predisposti per l’utilizzo delle Lim (le lavagne multimediali ultima frontiera della didattica) - si trovavano in aule dei due piani dove hanno sede rispettivamente il liceo scientifico e il liceo di scienze umane, fissati ai banchi il più saldamente possibile ma evidentemente non abbastanza per scoraggiare i malviventi. L’incursione ha toccato persino la sala professori, messa a soqquadro ma da dove non è stato sottratto niente: nulla a che vedere, quindi, con la solita azione di bulli o studenti frustrati che entrano a scuola per bruciare i registri. Si è trattato di un furto mirato proprio ai computer (con la semplice aggiunta di un paio di snack trafugati dalle macchinette), che essendo modernissimi e nuovi possono essere facilmente piazzati sul mercato nero; e infatti l’anno scorso il liceo aveva subito il furto di un altro pc. Dopo la scoperta dell’incursione sono intervenuti sul posto gli agenti del Commissariato di Polizia di Ozieri con il supporto del personale della Scientifica che ha effettuato rilievi per diverse ore dopo aver sgomberato l’edificio concedendo agli studenti una giornata di vacanza inaspettata. Gli inquirenti sono al lavoro e indagano a tutto campo e dalle prime risultanze pare che i malviventi si siano introdotti nella scuola da una porta antincendio: un ingresso abbastanza abbordabile in tutte le scuole italiane, dove il problema della sicurezza è grave. Su questo punto, quindi, ora ci si interroga: è un controsenso dotare le scuole delle più moderne apparecchiature tecnologiche quando gli edifici che le ospitano non sono protetti. Servono efficienti sistemi di videosorveglianza e pattugliamenti notturni, portoncini blindati agli ingressi e armadi altrettanto blindati per conservare computer e quant’altro. E se ora la dirigenza della scuola non può fare altro che dirsi «amareggiata» per quanto accaduto, la prima reazione che viene in mentre è che occorre «sollecitare le istituzioni a tutti i livelli perché mettano finalmente mano a un programma di rinnovamento complessivo delle scuole partendo dalla sicurezza».

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